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Dal sito Internet http://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/virtu-pannello-ibrido-fotovoltaico-termico-666/

VIRTU, IL PANNELLO IBRIDO FOTOVOLTAICO TERMICO È PRONTO PER IL MERCATO

È in grado di sfruttare il sole per produrre contemporaneamente elettricità pulita e calore per il riscaldamento domestico. Stiamo parlando dell’innovativo Virtu, il pannello ibrido fotovoltaico termico realizzato dall’azienda britannica Naked Energy. La società ha firmato un memorandum d’intesa con il gigante statunitense Jabil (produttore di fotovoltaico) al fine di scalare la produzione dell’innovativa tecnologia. Secondo i termini della transazione annunciati lunedì scorso la Naked Energy ha accettato di portare il suo pannello ibrido fotovoltaico termico sul mercato globale (ma si inizierà da quelli di Europa e Nord America), fornendo anche le competenze per integrare il prodotto in edifici e strutture edilizie. In realtà le prime istallazioni di Virtu sono già in programma: la società ha avviato alcuni progetti pilota commerciali che dovrebbero vedere il taglio del nastro all’inizio del prossimo anno, mentre la produzione su larga scala dei moduli ibridi partirà a metà del 2016.

Come funziona il pannello ibrido fotovoltaico termico

Il sistema Virtu ha la stessa struttura dei tradizionali collettori del solare termico, con un tubo a doppio vetro coassiale, al cui centro è contenuta acqua; in questo caso però il tubo centrale è rivestito di celle fotovoltaiche. Quando i raggi del sole colpiscono la superficie fotoattiva, il calore di scarto della cella viene raccolto per riscaldare l’acqua. “I pannelli fotovoltaici solari perdono lo 0,5% della loro efficienza per ogni grado al di sopra di 25 °C”, spiega l’amministratore delegato della società, Christophe Williams. “La nostra particolare progettazione permette di evitare il surriscaldamento delle celle solari, aumentando la produzione di energia elettrica e fornendo, nel contempo, calore per riscaldare l’acqua”. I test effettuati sul primo prototipo in scala reale dall’Imperial College di Londra hanno dimostrato che la tecnologia ha un’efficienza del 95%. La società sta anche cercando di sviluppare un sistema di seconda generazione, che possa includere un dispositivo di tracciamento solare, migliorando così ulteriormente l’efficienza.

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