Sito Pubblico del Social Forum di Terracina

PIANO A, PIANO B, PIANO C

 

Sottotitolo: versione A, versione B, versione C.

Le versioni sono narrazioni che servono a sviare, a nascondere qual è il vero piano che si intende realizzare (ovviamente, quello C).

Facciamo un esempio pratico.

Versione A: «i napoletani sono degli zozzoni che non vogliono fare la raccolta differenziata».

Versione B: le discariche campane che dovevano ricevere i rifiuti delle famiglie si sono saturate prima del tempo perché hanno “accolto” anche rifiuti industriali del Nord Italia e del Nord Europa.

La versione B serve per nascondere la versione A, per sviare.

Ma ovviamente c’è un piano C.

In questo caso,

versione C: la Campania è piena di basi militari USA e NATO.

Quindi sono stati smaltiti anche, se non soprattutto, rifiuti militari. Cioè, radioattivi.

Non a caso, i primi a lanciare l’allarme sono stati proprio gli yankee, con una circolare inviata al loro personale militare e civile in Campania, nonché ai loro familiari, riguardo il rischio derivante dal bere acqua del rubinetto.

Non a caso, il radar della base NATO di Licola è stato realizzato dalla ditta edilizia di Michele Zagaria, boss dei Casalesi.

Non a caso, la RAI ha realizzato una fiction su Roberto Mancini, il poliziotto deceduto per leucemia proprio a causa delle sue indagini sulla Terra dei Fuochi, ma non ha ancora realizzato una fiction, bensì solo un docu-film, sul capitano di fregata Natale De Grazia, deceduto molti anni prima.

Chi era Natale De Grazia?

Google.

16 marzo 1978 – 9 maggio 1978.

Piano A, piano B, piano C.

Versione A, versione B, versione C.

Versione A: sono state le Brigate Rosse.

Versione B: sono stati gli USA, perché Moro voleva fare un governo con i comunisti, il cosiddetto “compromesso storico”.

Versione C: Moro ha partecipato ai Consigli Europei, durante i quali gli sono stati illustrati gli sviluppi che avrebbe avuto la Comunità Economica Europea.

Probabilmente Moro, avendo ben chiaro quale fosse l’interesse nazionale, non voleva la moneta unica e la BCE.

Illuminante, al riguardo, questo articolo: https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/19/eurozona-quando-giorgio-napolitano-era-contro-la-moneta-unica/987141.

Sarà stato forse per questo motivo che Moro voleva far entrare nel governo i comunisti?

Interessante comunque notare l’evoluzione (o involuzione?) che ha avuto l’ex bi-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

D’altronde, l’uccisione di Moro è stata un avvertimento a tutta la nostra classe politica.

Non dimentichiamo, inoltre, che Moro aveva introdotto la banconota da 500 lire, stampata direttamente dallo Stato, per il tramite di alcune banche pubbliche, senza usufruire dei servigi della Banca d’Italia.

500 lire

Le banche pubbliche che stampavano quelle banconote ebbero dei “problemini” il 12 dicembre 1969.

Che cos’è successo il 12 dicembre 1969?

Google.

Dopo il 9 maggio 1978 abbiamo avuto la strana vicenda di Baffi e Sarcinelli, la lettera di Andreatta a Ciampi del 12 febbraio 1981, la Banca d’Italia che non ricopre più il ruolo di prestatore d’ultima istanza, il debito pubblico che schizza alle stelle, il Sistema Monetario Europeo, il SEBC, l’euro, la Troika, la Grecia ridotta alla fame, il bail in, ecc., ecc.

Baffi e Sarcinelli?

Lettera di Andreatta a Ciampi?

Prestatore d’ultima istanza?

Google.

Piano A, piano B, piano C.

In questo video (www.youtube.com/watch?v=ARvX0OJUbPo), a partire dal minuto 11:50, il filosofo stoico Michele Putrino fa delle affermazioni interessanti riguardo al ruolo del Regno Unito nell’attuale quadro geopolitico.

Abbiamo motivo di ritenere che Michele Putrino, in quel passaggio, si riferisse a noi.

Sappiamo perfettamente che le nostre ipotesi sulla Gran Bretagna possono apparire eretiche.

Come abbiamo più volte spiegato, chi ci ha messo la pulce nell’orecchio, sul punto, è stato l’economista marxista Gianfranco Bellini, autore del libro “La bolla del dollaro” (Odradek editore), pubblicato nel lontano 2013.

Ma noi vogliamo soffermarci su altre questioni.

È ormai un dato di fatto assodato tra gli esperti che la Comunità Economica Europea (poi diventata Unione Europea) è stato un progetto fortissimamente voluto dagli USA, i quali, nel dopoguerra, volevano acquisire mercati e nello stesso tempo creare un raggruppamento di Stati da contrapporre al blocco comunista guidato dai sovietici.

Di conseguenza, se la CEE-UE è un progetto yankee, uno Stato membro che esce dall’Unione Europea (come ha fatto il Regno Unito con la Brexit, ad esempio) non dà un calcione a Bruxelles, ma lo dà prima di tutto a Washington.

Inoltre, proprio in questi giorni abbiamo letto il libro di Daniel Estulin “Metapolitica. Trasformazione globale e guerra fra potenze” (Macro editore), pubblicato nel 2021 (nella versione italiana nel 2022).

Metapolitica

Si tratta di un vero e proprio trattato di geopolitica internazionale, scritto dall’autore del bestseller mondiale “Il Club Bilderberg”.

Ebbene, in quel pregevole testo ci siamo imbattuti nelle seguenti frasi:

a pagina 120

La Cina crede nell’unione con Londra e i Rothschild e cerca di costruire il nuovo globalismo liberale.

a pagina 122

L’essenza di questa strategia sta nel dominare il mondo e preservare la Cina come esportatore, ma solo nelle condizioni del crollo del sistema economico mondiale e, più precisamente, dell’autoeliminazione degli Stati Uniti e dell’erosione dell’autorità e del significato delle istituzioni politiche e delle strutture finanziarie mondiali. Cosa bisogna fare? Stabilire un nuovo centro di emissione-scambio basato sul gold standard.

a pagina 123

creazione del profilo di un nuovo mondo finanziario con il suo centro di trasmissione a Londra. Il risultato sarà che la Cina avrà una partecipazione che le darà il controllo. Istituzione di un nuovo equivalente monetario mondiale (valuta “mondiale”) legato, in forma lieve, all’oro. Prestito, dei centri di emissione, agli acquirenti di prodotti cinesi, insediamenti intergovernativi e prestiti nella nuova valuta internazionale (progetto della Banca centrale delle banche centrali).

a pagina 125

Passaggio 1: con gli Stati Uniti impegnati nella propria guerra civile interna il modo migliore di procedere per la Cina è stabilire un’alleanza con la Gran Bretagna. Perché la Cina ha bisogno di questo? Perché qualcuno dovrebbe distruggere l’Europa e sopprimere ogni resistenza all’espansione economica del Regno di Mezzo.

Passaggio 2: assumere con la forza il controllo degli stretti e delle vie navigabili più importanti attraverso la flotta e l’esercito cinesi.

È notizia di questi giorni che Iran e Arabia Saudita, grazie proprio all’intermediazione cinese, hanno riallacciato le proprie relazioni diplomatiche, interrotte in seguito al conflitto yemenita.

Atlante alla mano, due dei più importanti stretti del pianeta si trovano proprio da quelle parti: Hormuz e Bab el-Mandeb, sottoposti al controllo iraniano e saudita.

Più a nord Gibilterra è una roccaforte britannica mentre i Fratelli Musulmani, alleato di ferro del Regno Unito, controllano i Dardanelli e, fino a qualche anno fa, Suez.

Cioè fino a quando, nel 2013, Washington non ha autorizzato il colpo di Stato dei militari egiziani che ha deposto il fratello musulmano Mohamed Morsi sostituendolo con Abdel Fattah al-Sisi.

Nel frattempo il fratello musulmano Recep Tayyip Erdogan ha dovuto subire prima una rivoluzione colorata (Gezi Park nel 2013), poi un tentativo di colpo di Stato nel 2016 ed infine un terremoto devastante il 6 febbraio 2023.

Stiamo riuscendo a delinearvi più chiaramente il quadro?

Ebreo?

Sottotitolo: un esempio di “narrazione”.

Pinco Pallino, 9 anni, vive a Varsavia ed è di religione ebraica.

Nel 1939 i nazisti invadono la Polonia e cominciano le persecuzioni contro gli ebrei.

Pinco Pallino resta in Polonia.

Nel 1945 la Polonia viene liberata dai comunisti.

Nel 1947 Pinco Pallino scappa all’estero.

Verrebbe da chiedersi: Pinco Pallino è VERAMENTE ebreo?

Adesso cambiamo il nome (cosa, tra l’altro, realmente avvenuta).

Sostituiamo la Polonia con l’Ungheria e Pinco Pallino non si chiama più così, ma ha un nome che inizia per G.

Inizia per G e finisce per eorgesoros.

Nemmeno Roberto Pecchioli, che ha scritto un libro documentatissimo, ricco non solo di dati e di informazioni, ma anche di considerazioni interessantissime, si è spinto così avanti nelle valutazioni.

Pecchioli

Ma non solo.

Spingendosi ancora più avanti, verrebbe da chiedersi se, oltre a NON essere ebreo, fosse anche…

… fosse anche…

… fosse anche…

NAZISTA.

Il che spiegherebbe meravigliosamente pure il sostegno ad ONG e rivoluzioni colorate che hanno la finalità di dare fastidio ad Israele.

Ecco un magnifico esempio di narrazione: come costruirsi un passato che NON esiste.

I servizi colpiscono ancora

Dal libro di Roberto Pecchioli “George Soros e la Open Society” (Macro editore)

Legata al Parlamento Europeo è stata una durissima polemica che ha coinvolto il Partito Democratico, accusato di essere a libro paga di Soros. Tutto parte da un corposo dossier di ben 177 pagine dell’Open Society Foundations europea, uscito nel 2017 e intitolato “Reliable allies in the European Parliament (2014-2019), Alleati affidabili nel Parlamento Europeo 2014-2019 (www.asktheeu.org/en/request/reliable_allies_in_the_european). Tema per tema, l’Open Society Foundations indica i nomi, i gruppi parlamentari, le Commissioni dell’Europarlamento di cui hanno fatto parte, accompagnati da sintetici curricula, dei deputati che – a suo avviso – hanno agito in conformità dell’agenda sostenuta dalla rete di Soros. L’elenco comprende ben 226 nomi, dei quali 14 di deputati italiani, 13 del PD e uno della Lista Tsipras.

Si trattava di Brando Maria Benifei, Sergio Cofferati, Cecile Kyenge, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella Del Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri, Gianni Pittella, ELLY SCHLEIN, Daniele Viotti (PD) e Barbara Spinelli per la Lista Tsipras.

Stati Uniti, Francia, Austria, Brasile, Italia, ecc., ecc., ecc.

Riusciremo a sBROGLIare la matassa?

L'impero colpisce ancora

Questo articolo nasce per lo stimolo fornito dai commenti pubblicati in seguito al nostro ultimo editoriale (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2023/02/18/bisogna-riconoscere-che-giorgetta-sta-preservando-posti-di-lavoro-e-salvando-vite-umane, li trovate scorrendo in fondo alla pagina), nonché da un profondissimo bisogno di pulizia.

Tale bisogno è prima di tutto interiore, poi la spinta è a fare pulizia nella propria casa e nell’ambiente circostante.

Il bisogno di pulizia interiore è pienamente soddisfatto.

Noi, infatti, facciamo parte di quella schiera di italiani che hanno fatto una scommessa da 100 euro e l’hanno vinta.

Ci rattristano però tre cose:

1) lo Stato che pretende soldi dai morti («Se non lo fai, ti ammali e muori» – qualcosa non ci torna…);

2) coloro che la scommessa l’hanno già persa, cioè i morti ed i feriti (con questi ultimi che devono rassegnarsi ad essere Invisibili – termine volutamente scritto con la I maiuscola… https://rumble.com/embed/v1i0rwn/?pub=1ef3g3);

3) coloro che la scommessa la perderanno in futuro, perché è solo questione di tempo. Tradotto: i prossimi morti e feriti. Perché di guerra si tratta.

Prima di passare alla pulizia all’interno della “casa”, concentriamoci sull’ambiente circostante.

I “novecenteschi”, ad esempio.

Ci hanno ricordato, con quel termine, il protagonista del libro di Alessandro Baricco (Novecento, appunto), dal quale è stato tratto il film La leggenda del pianista sull’oceano.

Novecento

Novecento non vuole abbandonare la nave perché in realtà non ha mai tagliato il cordone ombelicale e nella sua psiche quell’imbarcazione rappresenta la mamma.

Ecco, per i novecenteschi il Novecento è la zona di comfort dalla quale non vogliono assolutamente allontanarsi.

Certo, ci sono delle eccezioni in quel mondo (ci riferiamo ai partiti della galassia comunista).

Ad esempio, quel segretario di partito che ha preso posizione contro il Nazipass e l’ha pagata con gli iscritti anziani al partito stesso che hanno stracciato le tessere.

Quel segretario, però, è stato l’unico a condannare senza se e senza ma il Nazipass.

COME ANDAVA FATTO.

Gli altri… beh, per gli altri, concedeteci una citazione: «La propongo per il ruolo di kapò».

D’altronde, la base elettorale di quei partiti è costituita soprattutto da anziani, persone che si sono cacate sotto dalla paura e si sono bevute per intero la narrazione.

Invece quelli della nostra area hanno capito immediatamente o quasi che quella narrazione era falsa, FIN DALL’INIZIO.

Pangolini, pipistrelli, zoonosi… tutte stronzate.

Noi l’abbiamo capito alla… velocità della scienza.

Sì, avete letto bene: velocità della scienza.

Non è un refuso e… se non capite, informatevi.

Con gli strumenti attualmente disponibili per informarsi, l’ignoranza è una libera scelta.

E, come tale, la rispettiamo.

Però sappiamo perfettamente che esiste e che ci crea problemi.

Ma forse ha ragione Bill Gates che vorrebbe gli ignoranti tutti morti.

Tra i novecenteschi, tuttavia, ci sono anche dei giovani, e parlare con alcuni di loro ci ha fornito degli spunti interessanti.

Qui arriviamo alla pulizia della “casa”, ma prima dobbiamo fare delle premesse.

Nel 1508, su iniziativa del Papa, Francia, Spagna e Sacro Romano Impero costituiscono la Lega di Cambrai: tutti uniti in una coalizione militare contro la Repubblica di Venezia.

Come ha reagito quest’ultima?

Finanziando Martin Lutero e spaccando il fronte avverso.

Potentissimi i servizi segreti veneziani; forse Casanova ha ispirato il personaggio letterario di James Bond.

In quel modo, la Repubblica di Venezia si è garantita altri tre secoli di vita.

Più recentemente, invece, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) era laica e comunista.

Che cos’hanno fatto i servizi israeliani?

Hanno creato Hamas per spaccare il fronte avverso e dare una connotazione religiosa ad un conflitto che tale connotazione non l’aveva mai avuta.

Venendo al giorno d’oggi, chi si astiene e fa propaganda per l’astensione fa il gioco dei servizi.

I quali, molto probabilmente, hanno alimentato il fuoco dell’astensionismo.

Abbiamo già sperimentato l’effetto che fa agli astenuti sentirsi dire tutto ciò: reagiscono esattamente come coloro che finalmente comprendono che Bin Laden non c’entrava nulla con l’11 settembre.

Oppure come coloro che finalmente capiscono che la mascherine non solo non servono a niente, ma fanno pure male alla salute.

È veramente brutto rendersi conto di essere manipolati e/o presi in giro.

Ecco, la nostra speranza (che brutta parola, di questi tempi…) è che con questo articolo chi frequenta la nostra “casa” interiorizzi il concetto della manipolazione operata dai servizi e recuperi alla causa i manipolati.

Prima di tutto, pulizia interiore.

Poi, pulizia della casa.

Fermo restando che nel governo bisogna chiedersi se comanda Giorgetti oppure Giorgetta, bisogna però riconoscere che Giorgetta sta preservando posti di lavoro e salvando vite umane.

Meloni e Zelensky

I tedeschi si sono visti sabotati i gasdotti.

I turchi, invece, dopo aver rinviato al mittente le condoglianze USA in seguito all’ennesimo “attentato terroristico”, adesso piangono i morti provocati dal terremoto provocato.

D’altronde, si sa: il mafioso garantisce protezione, ma in cambio chiede il pizzo.

E se non paghi… te la fa pagare.

Come vedete, c’è ancora tanto da narrare.

Altro che… “Tutto quello che c’era da dire sulla situazione attuale è stato già detto”.

Chi non entra con la soluzione, è parte del problema.

I giornalisti che si mettono sul piedistallo sono parte del problema.

E se non scendono da soli dal piedistallo, sta a noi indurli a farlo.

Non alimentando più l’eggregora.

Ah, già, dimenticavamo: «Io non scrivo libri su teorie della cospirazione» (un’altra eggregora…).

Ci sono fior di documenti al riguardo.

Ad esempio, questo: https://luogocomune.net/downloads/Chernobyl_33_anni_di_bugie.pdf.

C’è anche un documentario (MOLTO PROBABILMENTE FINANZIATO DA GEORGE SOROS): https://cineuropa.org/it/film/285737.

Oppure c’è quanto scritto da Rosalie Bertell nel libro “Pianeta Terra. L’ultima arma di guerra” (Asterios editore).

RISCALDATORI DELLA IONOSFERA: HAARP E WOODPECKER

Uno dei prodotti delle ricerche di Nikola Tesla, la tecnologia del riscaldatore ionosferico, fu il cosiddetto Picchio (“Woodpecker”) russo, che probabilmente è in grado di scatenare terremoti. Negli anni ’70, in una inusuale collaborazione fra americani e sovietici durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti diedero ai sovietici un gigantesco magnete, che in effetti divenne una parte del loro Progetto Woodpecker. Nel 1974, nell’ambito degli accordi di Vladivostok, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica presero la decisione congiunta di sciogliere la calotta polare artica. Non si tratta di un accordo bilaterale registrato dall’ONU, perciò non divenne mai accessibile a coloro i quali – più tardi – furono messi in allarme dal rapido scioglimento dei ghiacci e delle nevi polari, e dalla situazione degli orsi polari che ne è risultata. Per il pubblico, lo scioglimento della calotta polare artica è diventato un segnale forte e inquietante del cambiamento climatico, talmente forte che negli Stati Uniti ai media è stato richiesto di non parlare mai di orsi polari! A causa del segreto militare la gente è stata indotta a pensare che il controllo industriale delle emissioni di CO2 riporterebbe tutto a posto nell’Artico!

Il sovietico Woodpecker (simile a quello che in seguito negli USA fu HAARP) era uno strumento di Tesla situato in Ucraina, in quella che in seguito, nel 1986, divenne la zona non accessibile del disastro del reattore nucleare di Chernobyl (che forniva energia per il Woodpecker). Secondo Tom Bearden (colonnello in pensione della Marina USA), un semplice guasto per il Woodpecker (oppure per HAARP) potrebbe essere una catastrofe per la sua fonte di energia, cioè in questo caso per il reattore di Chernobyl. Inviando un’onda scalare invertita sull’onda Woodpecker osservata negli Stati Uniti, il Woodpecker fu messo fuori uso, il che a sua volta fece guastare il reattore di Chernobyl, che gli forniva energia (Thomas Bearden, “Un’informativa sulle armi elettromagnetiche scalari sovietiche”, Chenerie Press, Santa Barbara, California, 1986. Con aggiornamento 2002, pagine 129-134).

Secondo Bearden, i sovietici stavano per avviare un processo che avrebbe causato un grande terremoto lungo l’intera faglia di Sant’Andrea, per distruggere l’intera costa occidentale degli USA. Un gruppo di scienziati USA ha identificato l’attacco e inviato un impulso replica gigante coniugato in direzione inversa verso il trasformatore (antenna trasmittente?) sovietico, facendolo incendiare e distruggendo anche la sua fonte di energia: il reattore di Chernobyl.

Infine, c’è anche una recente ed interessantissima intervista a Gabriele Sannino: www.youtube.com/watch?v=mwLQBAUHYck.

Poi, certo, “Tutto quello che c’era da dire sulla situazione attuale è stato già detto”.

Ma come ha scritto Rosalie Bertell, “Negli anni ’70, in una inusuale collaborazione fra americani e sovietici durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti diedero ai sovietici un gigantesco magnete”.

È questo che non si deve dire per non mettere in imbarazzo i russi?

Oppure non si deve dire, sempre citando la Bertell e per non imbarazzare i russi, che “Nel 1974, nell’ambito degli accordi di Vladivostok, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica presero la decisione congiunta di sciogliere la calotta polare artica”?

Perché i turchi si sono beccati il terremoto?

To be continued…

Sottotitolo: l’astensionismo è opera dei servizi?

Cominciamo.

Ci siamo imbattuti in questo articolo: https://comedonchisciotte.org/perche-non-scrivo-quasi-piu.

L’80% dell’articolo (tutta la prima parte), poteva essere tranquillamente condensata in questa semplice frase: la maggior parte degli italiani ha capito che la politica – già da decenni – è puro e semplice marketing.

Di conseguenza, nei confronti dei politici e della politica la gran parte degli italiani reagisce come quando, scesi dall’auto parcheggiata al centro commerciale, si ritrovano incalzati dall’africano o dal campano di turno che cerca di rifilare loro fazzoletti o calzini.

Quella narrazione, ormai e per fortuna, la grande maggioranza degli italiani la rifiuta e la rigetta.

Riproporgliela – sotto forma di critica alla narrazione stessa – è totalmente inutile e controproducente.

Non solo: alimenta l’eggregora.

Che invece va spenta.

Passiamo ora alle nostre osservazioni.

Riporteremo in corsivo le parole di Giorgio Bianchi e di seguito le nostre considerazioni al riguardo.

Dobbiamo cominciare a parlare con quelle masse di persone che non la pensano come noi. Dobbiamo dialogare e confrontarci con loro.

Matematicamente parlando, non serve.

È molto più utile e proficuo unire (e ascoltare) la base ELETTORALE di chi la pensa già come noi.

Nel 2014 Matteo Renzi ha fatto scuola, dimostrando a tutti che si poteva diventare premier avendo la maggioranza relativa nel Consiglio Direttivo del Partito Democratico.

Poi, con la complicità di Re (sangue reale?) Giorgio… «Enrico stai sereno».

Chi non la pensa come noi non è necessario per un eventuale progetto politico.

Lo dice la matematica, facciamocene una ragione.

Non solo, noi ci spingiamo oltre ed aggiungiamo un altro concetto: ha ragione Bill Gates. Per il filantropo, infatti, coloro che non la pensano come noi, coloro che non hanno capito… devono morire.

Ha torto Bill?

Non servono le pecore, serve il branco di lupi.

In Italia serve un organo di informazione che possa competere col mainstream.

Anche questo non è necessario.

Lo ha dimostrato nel 2013 Beppe Grillo.

Semmai, c’è da chiedersi perché a partire dalla seconda metà del 2012 il mainstream ha cominciato a dare la massima visibilità al Movimento 5 Stelle.

Deep State?

Servizi?

E se dietro c’erano i servizi, di quale potenza straniera?

Proseguiamo.

È inutile continuare a ripeterci tra di noi concetti già ampiamente assimilati. Le nostre analisi sono corrette.

No, Giorgio, su questo punto non siamo assolutamente d’accordo.

L’analisi del Terracina Social Forum afferma che il player internazionale numero 1 è il Regno Unito, il quale vuole arrivare alla dedollarizzazione.

Negli incontri della nostra area, però, tutto ciò non lo sentiamo mai dire.

Un’ipotesi del genere è frutto di ragionamenti e di letture.

Letture di Gianfranco Bellini, di Thierry Meyssan, di Giulietto Chiesa (in parte), di Giovanni Fasanella, di Federico Dezzani (in parte), di The Saker, ecc., ecc.

Secondo noi i britannici da una quindicina d’anni hanno già raggiunto un accordo sottobanco con i cinesi ed hanno scaricato gli yankee.

Ma di tutto ciò, nella nostra area, non ne sentiamo mai parlare.

Quindi, ci sembra quanto meno esagerato scrivere “Le nostre analisi sono corrette”.

A corroborare il nostro punto di vista, c’è il fatto che le clausole secretate del trattato di pace che l’Italia ha ratificato dopo la fine della seconda guerra mondiale, prevedono che il Belpaese sia un protettorato britannico.

Inoltre, Winston Churchill il 6 novembre 1945 disse queste parole a monsignor William Godfrey, delegato apostolico a Londra:

“Una totale libertà politica è l’unica cosa che mancherà all’Italia, che provocherà la debolezza dei futuri governi italiani”.

Come è stato esercitato tutto ciò negli ultimi anni?

Prima finanziando partiti sovranisti o pseudosovranisti quando a Londra premeva arrivare alla Brexit, poi sostenendo le proteste di piazza quando a Palazzo Chigi c’era l’odiato Mario Draghi, infine soffiando sul fuoco dell’astensionismo per rendere innocua la protesta.

Fermo restando che, quando Sua Maestà lo riterrà utile e confacente ai suoi interessi, magicamente sorgerà un nuovo movimento.

I soldi alle forze politiche italiane non arrivano solo dal Qatar.

Nella nostra area, tra l’altro, non sarebbe neanche un’ipotesi del tutto peregrina immaginare che i soldi arrivino dai russi o da ambienti trumpiani.

Ma per fare ciò, servono investimenti. Seri.

No, caro Giorgio.

Prima di tutto servono serietà e trasparenza.

Per fare un esempio, una tv dei cittadini, per noi, è tale se prevede l’azionariato popolare.

Se invece una tv che si autodefinisce tale continua imperterrita a chiedere donazioni, riservandosi però l’onore di stabilire la linea editoriale, crea un ibrido, una chimera, un gain of function sotto forma di emittente televisiva che è una via di mezzo tra un’azienda ed una Onlus.

In altre parole, un mostro che si comporta da associazione di volontariato quando si tratta di raccogliere denaro e si comporta da azienda quando si tratta di impostare la linea editoriale.

No, grazie.

Serietà e trasparenza.

Chiediamoci perché gli italiani non hanno premiato tutto ciò alle urne il 25 settembre scorso, nonostante l’elevatissima audience della suddetta tv dei cittadini.

Gli elementi chiave di ogni rivoluzione sono le risorse, le idee e i militanti.

Le risorse ci sono? Tu scrivi che non ci sono. Noi rispondiamo che Grillo nel 2012-2013 non mise in campo risorse del genere.

Le idee ci sono? Sì, ma sono sempre le stesse.

Non sentiamo infatti parlare delle clausole secretate del trattato di pace ratificato dall’Italia nel dopoguerra, né del ruolo del Regno Unito che vuole la dedollarizzazione perché ha l’accordo sottobanco con la Cina.

I militanti ci sono?

Troppo divanizzati.

Il branco di lupi, in natura, non ha il divano.

Avete mai visto un cane da compagnia sedersi su un divano? Noi sì. Che cosa fa prima di accovacciarsi? Due o tre giri su stesso, poi si acciambella sul sofà.

Perché i cani si comportano in quel modo?

Retaggio ancestrale di quando erano lupi. Questi ultimi, infatti, non hanno tane (fatta eccezione quando la lupa alfa deve partorire), per cui dormono dove capita e fanno giri su se stessi per appiattire e rendere comodo il terreno sul quale si vanno a stendere per dormire.

Se i militanti sono divanizzati, sono cani da compagnia.

Servono i lupi.

Per arrivare ai lupi, serve un’altra narrazione.

Quindi è errato affermare quanto segue:

È inutile continuare a ripeterci tra di noi concetti già ampiamente assimilati. Le nostre analisi sono corrette.

Questa narrazione crea divanizzati, non lupi.

Inoltre,

ogni anno, battaglioni di influencer vengono immessi sul mercato per plasmare a piacimento i diversi settori della società. In particolare i giovani.

La nostra esperienza sul territorio come militanti ci ha fornito feedback diversi.

All’inizio del 2022 abbiamo distribuito questi volantini agli studenti delle scuole superiori.

Volantino superiori

L’impatto è stato devastante: i volantini buttati per terra sono stati una percentuale infinitesimale (rispetto alla media solita), gli studenti che hanno letto sono impalliditi ed ai pochi che rispondevano la replica era: «Non li vedi gli sportivi che tirano le cuoia sui campi da gioco?».

Un mese dopo abbiamo proceduto alla seconda ondata di volantinaggio, veicolando il messaggio seguente.

Volantino superiori 2

Ebbene, gli studenti rifiutavano di prendere i volantini.

Che cosa voleva dire?

Voleva dire che a casa avevano mostrato i precedenti volantini ai genitori.

Sono ancora madri e padri ad essere determinanti su certe scelte, non gli influencers.

In Italia serve un organo di informazione che possa competere col mainstream.

Il problema non è il mainstream, ma la pay tv.

Perché divanizza.

E perché divanizza proprio coloro che, per motivi anagrafici, potrebbero essere rivoluzionari.

Però nell’analisi la pay tv non c’è.

Tutto quello che c’era da dire sulla situazione attuale è stato già detto.

Sicuro, caro Giorgio?

Giorgio Bianchi

Abbiamo iniziato qui: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2023/01/11/le-premesse.

Proseguiamo.

Le primavere arabe ed il conflitto in Siria vengono ideati e realizzati dai britannici in collaborazione con i Fratelli Musulmani.

Questi ultimi acquisiscono posizioni di potere in Tunisia con il partito Ennahda e soprattutto in Egitto, dove diventa presidente Mohamed Morsi.

Poi si rompe qualcosa.

Nel 2013 il presidente egiziano Morsi viene deposto ed incarcerato in seguito ad un colpo di Stato militare, autorizzato da Washington.

In Libia si scatena la guerra civile: da una parte il generale Haftar, dall’altra Al Sarraj, espressione dei Fratelli Musulmani. Il primo sostenuto dai francesi (e dai russi), il secondo dai britannici.

In terra libica si ripropone, pertanto, quel conflitto millenario che vede affrontarsi Francia e Gran Bretagna (leggete Ivanhoe di Walter Scott, in quel romanzo c’è già scritto tutto).

Ivanhoe

Ma è in Turchia che avvengono gli eventi più eclatanti.

L’obiettivo degli USA è Erdogan (Fratelli Musulmani): ci provano prima con la rivoluzione colorata di Gezi Park, poi con il tentativo di colpo di Stato della metà di luglio del 2016.

Golpe che viene sventato dall’intervento di Putin, il quale informa per tempo Erdogan e lo ospita in una sua base militare in Siria; tutto ciò grazie ai buoni rapporti instauratisi tra i due in seguito alla “fucilata di chiacchiria” di cui abbiamo parlato qui (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2022/03/08/turchia-emirati-arabi-e-la-fucilata-di-chiacchiria) e qui (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2022/02/26/ucraina-la-data-chiave-e-il-15-luglio-2016).

Le domande a questo punto sono le seguenti:

1) perché a partire dal 2013 le agende che perseguono Londra e Washington cominciano a divergere?

2) Cominciano a divergere perché lo sconvolgimento geopolitico del Mediterraneo è stato attuato dai britannici mettendo gli statunitensi davanti al fatto compiuto?

3) Oppure sono gli alleati di ferro degli USA nel mondo islamico che mettono in guardia questi ultimi, anche perché non vedono di buon occhio la Fratellanza Musulmana?

Infine, che cos’è avvenuto negli anni successivi?

To be continued…

Non sappiamo se ve ne siete accorti pure voi, ma noi vediamo abbastanza chiaramente continue psy-ops ed anche un embrione di attivazione di strategia della tensione.

Vediamo dei personaggi che magicamente si attivano come se fossero cellule in sonno, per usare una terminologia cara ai servizi (visto l’argomento che affrontiamo, è meglio utilizzare il loro stesso linguaggio).

Vediamo antichi alleati di Washington (lì risiedono i burattinai) darsi da fare per far sì che sia raggiunto l’obiettivo dell’ultima trattativa Stato-mafia.

Ci siamo perfino ricordati di Francesco Storace che andò a visitare Berlusconi al San Raffaele dopo l’episodio della statuetta del duomo (altra psy-op) e dichiarò ai giornalisti che l’aveva trovato benissimo e non aveva neanche un graffio (sul tema ci siamo già espressi qui: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2020/08/11/san-precario-a-terracina-2).

Poi, oltre alle cellule-gretithunberg in sonno che magicamente si riattivano, ci sono i dormienti.

La controinformazione in questi giorni sta commettendo un piccolo-grande errore: sta facendo da contro-canto.

Da contro-canto a cosa?

Beh, la parola “canto” dovrebbe aiutare…

Certi eventi vanno boicottati, se invece si fa loro da contro-canto, si finisce per continuare a dar loro visibilità.

Riguardo sempre al canto, abbiamo fatto un esperimento sociologico.

Gli anziani da noi interpellati si sono dichiarati propensi a firmare la petizione contro la presenza di Zelensky.

Gli over 40 cresciuti a pane e Netflix, invece, sul tema si sono dimostrati completamente apatici.

Fanno la loro vita di merda ed hanno il loro momento di svago a fine giornata sul divano davanti alle serie, trovando così la tanto desiderata zona di comfort dalla quale non vengono smossi neanche dalle cannonate.

Mesi fa, in un analogo esperimento socio-psicologico, abbiamo notato la stessa reazione: chi è cresciuto a pane e Netflix non si è reso conto che Greta è un personaggio creato ad arte e si preoccupava, semmai, che la bimba non possa avere un’adolescenza spensierata come tutti i suoi coetanei.

Sentimento nobile nei confronti della creatura, ma ciò che ci sorprende è un’altra cosa: Netflix, a quelle persone, nelle serie fa vedere chiarissimamente la realtà così com’è, però poi le medesime persone non riescono ad individuare gli stessi eventi nella vita di tutti i giorni.

È come se vivessero in una duplice bolla: le serie fanno vedere loro il mondo com’è, poi nella realtà quotidiana non si accorgono di nulla.

E vengono divanizzati. Resi innocui per i padroni universali.

Il problema è serio (lo provocano le serie…), ma non è grave.

Si può vivere anche senza di loro, come spiega magistralmente il filosofo Michele Putrino – una delle menti più lucide del mondo del dissenso – in questo video: www.youtube.com/watch?v=-pEFGngRsoU.

Resta però un fatto che ribadiamo: la controinformazione, anziché fare il contro-canto, dovrebbe cominciare a scagliarsi anche contro le pay tv.

Perché i controinformatori non lo fanno?

Secondo noi perché perderebbero likes, iscritti ed abbonati ai loro canali e piattaforme.

Gli insiemi dei fruitori di mainstream e controinformazione non si sovrappongono, neanche in minima parte.

Gli insiemi dei fruitori di pay tv e controinformazione, invece, si sovrappongono eccome. Ed anche in misura considerevole.

Ecco spiegato l’arcano: “Non sia mai che io debba perdere followers per aver criticato le pay tv!”.

Tanto vale insistere continuamente e costantemente con l’aria fritta della critica al mainstream, cioè tv generalista e giornaloni.

Per la serie… non critichiamo le serie.

TV

Il mondo del dissenso si schiera contro la partecipazione del presidente ucraino Zelensky al prossimo Festival di Sanremo.

Noi riteniamo che sia una battaglia di retroguardia.

Per una somma di motivi.

Come abbiamo spiegato nel nostro ultimo articolo (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2023/01/29/ergastolo-ostativo-e-gattopardo), il sistema sta creando un clima favorevole, all’interno dell’opinione pubblica, riguardo alla prossima abolizione dell’ergastolo ostativo, evento che farebbe la felicità dei boss mafiosi.

Si stanno muovendo in tal senso politici, media e, soprattutto, servizi.

Questi ultimi approntando apposite psy-ops ed infiltrando i movimenti.

Il solito gioco di narrazioni.

Creare una contro-narrazione sulla partecipazione di Zelensky al Festival di Sanremo significa inserirsi in quei giochi.

Significa inseguire perennemente e non essere mai in fuga.

Sempre ammesso che i servizi o qualche potenza straniera in realtà non vogliano tutto ciò.

Essere in fuga significa creare una narrazione, non creare una contro-narrazione.

C’è anche un altro errore clamoroso che a nostro avviso verrebbe commesso.

Chi sono gli spettatori televisivi del Festival di Sanremo?

Le persone anziane.

Queste ultime, per una somma di motivi (last but non least questo: www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/445978/vaccino-covid-reazioni-avverse-studio-universita-bologna-pescara-problemi-cardiovascolari-polmonari-vaccinati-dosi.html) sono destinate ad essere sempre meno determinanti nell’agone politico.

Senza considerare che molte di loro sono già contrarie alla guerra in Ucraina.

O, meglio, stando ai recenti sondaggi sono contrarie ad un intervento della NATO, non ad una guerra combattuta fino all’ultimo ucraino.

«Lo faccio per gli altri».

Oppure lo faccio per paura ed egoismo e sto così bene nella mia zona di comfort che non voglio lasciarla per alcun motivo?

Il problema, a livello di strategia comunicativa, è un altro.

Il problema sono gli utenti della pay tv, molti dei quali non seguiranno assolutamente Sanremo, persi nella loro vita di merda (passateci il francesismo) nella quale non esistono cause e/o battaglie sociali e l’unico momento di fuga è guardarsi le serie spaparanzati sul divano.

È quella fetta di popolazione che andrebbe raggiunta, non le persone anziane.

Anche perché per motivi anagrafici sono ancora in condizione di aderire/partecipare a ribellioni e/o rivoluzioni.

Ma un target del genere non viene minimamente raggiunto né tanto meno svegliato dalle proteste anti-Zelensky a Sanremo.

Ribadiamo quanto già scritto in un nostro precedente articolo (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2022/11/23/gli-errori-della-controinformazione-la-pay-tv): quando gli influencers della controinformazione avranno il coraggio di iniziare a contestare le pay tv, correndo il rischio di perdere likes ed iscritti/abbonati alle loro piattaforme?

Inoltre, andare a manifestare a Sanremo ci ricorda troppo il superare la zona rossa di genovese memoria (G8 2001).

Ritorniamo all’inizio dell’articolo, all’abolizione dell’ergastolo ostativo che farebbe la felicità dei boss mafiosi.

Ammesso e non concesso che mafia e Stato si facciano la guerra, in che modo si attua il conflitto tra di loro?

Mediante il controllo del territorio.

Fare i flash mob, varcare le zone rosse o protestare davanti ad un teatro non significa assolutamente controllare il territorio.

Controllare il territorio è fatica.

Ci sono i seguenti soggetti: i pastori, i cani da pastore, le pecore e i lupi.

I pastori arraffano il più possibile.

I cani da pastore eseguono.

Le pecore obbediscono nella loro zona di comfort, in attesa che arrivi il giorno del sacrificio finale.

E i lupi?

I lupi?

I LUPI VIVONO.

Ma i lupi si fanno anche il culo dalla mattina alla sera.

Non appena svegli, iniziano a pattugliare il territorio.

Pattugliare il territorio, è questo il concetto fondamentale, è l’anticamera del controllo del territorio.

Aprire una sezione di un partito in un paese o nel quartiere di una grande città, non significa pattugliare il territorio, se chi risiede in quel territorio nulla sa – o viene a sapere – di quella sezione.

Chi risiede in quel territorio può venire a conoscenza del presidio esistente se i componenti del presidio stesso sudano, si fanno il culo sul territorio.

Fare flash mob o banchetti ogni tanto non significa neanche lontanamente iniziare a pattugliare il territorio.

Figuriamoci controllarlo.

E si perde.

Invece si deve prima di tutto interiorizzare questo concetto e comportarsi di conseguenza:

I LUPI VIVONO.

ariston sanremo

2010: uno dei nostri attivisti, in un incontro pubblico, mette in risalto il conflitto d’interessi di Mario Draghi che nel 1992, da direttore generale del Tesoro, si è occupato delle privatizzazioni che hanno favorito la banca d’affari Goldman Sachs e che successivamente è stato nominato numero 2 in Europa di Goldman Sachs stessa.

Dalla platea si alza una persona anziana: «Quel ragazzo ha ragione riguardo ai conflitti d’interesse di Draghi. L’Italia è il Paese degli intrighi. Io mi chiamo Benito Li Vigni, sono stato uno dei principali collaboratori di Enrico Mattei all’ENI, poi mi sono dedicato a scrivere libri scottanti su temi storici. Qualche anno fa, con mia moglie, sono stato coinvolto in uno strano incidente automobilistico sul quale sta indagando la magistratura; io sono rimasto ferito e mia moglie è deceduta».

Il nostro attivista, a fine dibattito, si reca subito da Li Vigni e gli propone di presentare i suoi libri a Terracina.

La risposta è stata la seguente: «Mia moglie è morta a Terracina, l’incidente è avvenuto sull’Appia».

Nel 2010 Li Vigni, che era palermitano, ci disse: «La mafia non fa mai trovare i veicoli con i quali compie i suoi omicidi. La MOTO del commando che uccise Salvo Lima nel 1992 è stata ritrovata. Molto probabilmente quell’assassinio è stato opera del Mossad, il servizio segreto israeliano, che voleva favorire Goldman Sachs nelle privatizzazioni delle aziende pubbliche italiane e voleva distruggere la carriera dei leader politici che si opponevano al progetto».

12 dicembre 1969: le bombe sono tre, una alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano (13 morti e decine di feriti), una alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma (solo feriti, nessun morto) e una, che non esplode, alla Banca Commerciale di Milano.

Casualmente, le tre banche in questione stampavano le statonote da 500 lire di Aldo Moro che non consentivano il signoraggio alla Banca d’Italia.

Quando in Italia succede qualcosa di preorganizzato i cui mandanti devono rimanere oscuri, si accusano gli anarchici.

L’anarchico Giuseppe Pinelli fu arrestato e morì nella notte tra il 15 ed il 16 dicembre 1969 precipitando da una finestra della Questura di Milano.

Dalla vicenda l’artista Enrico Baj ne realizzò la Guernica italiana, che potete vedere nell’immagine qui sotto.

Baj Pinelli

www.ilpost.it/2012/01/11/le-morti-degli-scienziati-nucleari-iraniani

A partire dal 2007, numerosi scienziati iraniani impegnati nelle ricerche sul nucleare sono deceduti in circostanze misteriose.

I sospetti ricadono sul Mossad.

Il 7 maggio 2012 a Genova viene gambizzato da un commando a bordo di una MOTO Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo NUCLEARE.

La moto viene ritrovata.

Per quell’attentato viene condannato l’anarchico Alfredo Cospito.

E così arriviamo ai nostri giorni.

Alfredo Cospito, grazie ad interpretazioni estensive delle norme penali da parte dei tribunali, viene condannato all’ergastolo ostativo e, per protesta, attua lo sciopero della fame.

Gli anarchici protestano.

Novembre 2022: il giornalista Massimo Giletti intervista il pentito Salvatore Baiardo: www.youtube.com/watch?v=5vYTD7uDy0A.

Stando a Baiardo, Matteo Messina Denaro è gravemente malato e potrebbe farsi arrestare per ottenere in cambio, dallo Stato, l’eliminazione dall’ordinamento giuridico dell’ergastolo ostativo, che tanto fastidio dà ai boss mafiosi.

15 gennaio 2023: esattamente trent’anni dopo la cattura di Totò Riina, viene arrestato Matteo Messina Denaro.

Nel frattempo, da un tribunale viene sancita una seconda applicazione estensiva dell’ergastolo ostativo (introdotto solo per i reati di mafia) nei confronti di una dottoressa i cui pazienti oncologici sono deceduti. Non entriamo nel merito di questa vicenda, ma ci limitiamo ad osservare che chi non si fida più della medicina ufficiale non ha gradito quella condanna.

Si apre un secondo fronte di protesta contro l’ergastolo ostativo?

Chi manifesta è manipolato oppure sono le solite proteste organizzate dai servizi?

Chi solidarizza facendo a sua volta scioperi della fame manipola?

Inoltre, nel governo ci sono gli uomini giusti al posto giusto?

Osservate le pedine e studiate attentamente le loro mosse.

Ergastolo ostativo e gattopardo?

Trovate un articolo interessante, ma anche alquanto noioso, qui: www.luogocomune.net/24-11-settembre/6157-interroghiamo-chatgpt-sull%E2%80%9911-settembre.

Leggete con attenzione le parole introduttive di Massimo Mazzucco:

Un nostro utente, Davide Viscusi, ha provato a interrogare l’intelligenza artificiale sui fatti dell’11 settembre, cercando di farle ammettere che il crollo delle torri gemelle è stato causato da una demolizione controllata. Come direbbe un mio amico americano, good luck!

Alla fine dell’articolo, l’intelligenza artificiale interrogata parla di un crollo avvenuto in 10-15 SECONDI, ma poi alla domanda successiva si corregge dicendo che è durato 10-15 MINUTI.

Però la questione cruciale è un’altra, e ci sorprende che uno spirito critico come Massimo Mazzucco non ci abbia pensato.

Se in un’intelligenza artificiale carichi dati errati in quanto manipolati… rischi di perdere le guerre.

Esprimiamo il concetto in altre parole: i russi attualmente sono superiori nel campo delle intelligenze artificiali?

intelligenza artificiale