Sito Pubblico del Social Forum di Terracina

Molto, molto rapidamente e sinteticamente, perché le troppe chiacchiere stancano.

I danni economici sono ingentissimi.

Baltimora

L’affermazione per cui non si è trattato di un attentato terroristico è più che mai sospetta.

Gli USA sono stati ripagati per l’attentato ai gasdotti nel Mar Baltico?

Quindi, chi può essere stato?

Ad una mente lucida e dotata di spirito critico, verrebbero subito in mente i russi.

Da non escludere.

Ma la matrice potrebbe anche essere interna. Ricordate l’incidente ferroviario di East Palestine? Che cosa trasportava quel treno? Armi chimiche per l’Ucraina?

Probabile.

Ma potrebbero anche essere stati gli ucraini, che vogliono più che mai essere sostenuti in questa fase del conflitto.

Altrettanto probabile. Ormai si trovano un po’ dovunque. In Sudan, per esempio.

Ma potrebbero essere stati anche i maggiori sponsor degli ucraini, i più guerrafondai.

Chi?

E chi, se non i britannici?

Continuiamo con i ragionamenti, che per noi sono facilitati da due fatti più che mai rilevanti:

1) teniamo spenta la tv, perché tenere spenta la tv aiuta a tenere acceso il cervello;

2) stiamo cominciando a spegnere anche tanti siti e canali della sana informazione che fanno da controcanto creando paure ed allarmismi, anziché analisi razionali, perché puntano ai guadagni legati alle visualizzazioni.

È una questione di… salute mentale.

Quindi, continuiamo con i ragionamenti.

È abbastanza evidente che Navalny è stato… “spento”.

È stato spento, non si è spento.

Qualche tempo fa, quando Navalny ha avuto seri problemi di salute, è stato ricoverato in un ospedale tedesco.

Lì potrebbe essere successo qualcosa.

È stato sierato all’occidentale (tradotto: non proteico), per poi spegnerlo al momento opportuno?

Proseguiamo.

Carlo III è malato.

Turbotumore?

A rigor di logica, risulterebbe più che mai anomalo, perché gli alti vertici in genere hanno ricevuto l’acqua fresca, per garantire la continuità istituzionale. È un banalissimo “effetto collaterale” derivante dal fatto di ricoprire alti incarichi di governo. Una sorta di “immunità naturale” (che si aggiunge a quella penale).

Solo i pesci piccoli hanno fatto una brutta fine, tipo ex presidenti del Consiglio che hanno ricoperto quel ruolo più volte, oppure ex presidenti del Parlamento Europeo (istituzione che non ha mai contato nulla).

Ma continuiamo il ragionamento.

Se Carlo III muore, chi gli subentra?

William.

Come ragiona costui?

Potrebbe avere strani grilli per la testa, dato che è giovane e gli è stata uccisa la madre?

Quindi, il turbotumore della moglie è una sorta di “vendetta trasversale”?

Della serie: “Devi fare quello che ti diciamo noi”.

Speriamo di non avervi annoiato abbastanza.

Detto questo…

… continuate a guardare la televisione, a divanizzarvi con le serie e a scrollare sul display dello smartphone.

Buona Pasqua.

Fast fashion e allevamenti intensivi sotto attacco.

Basta fare una rapida rassegna stampa sui siti Internet del mondo ambientalista.

È abbastanza evidente che quel mondo è finanziato da George Soros. Quest’ultimo è un agente dei Rothschild e fa loro da parafulmine agli occhi di chi ha cominciato ad unire i puntini.

I Rothschild, a loro volta, fanno da parafulmine per qualcun altro, perché sono conosciuti.

A chi fanno da parafulmine?

Beh, ad un gradino leggermente superiore c’è un’altra famiglia: i Warburg.

Pochi sanno che le banconote si chiamano così perché i tesorieri della Repubblica di Venezia erano i padovani Del Banco. Questi ultimi emettevano una nota di credito per la quale si diffuse la dicitura “nota Del Banco”. Da qui banconota.

I Del Banco emigrarono nel nord Europa quando caddero in disgrazia presso la Serenissima. Emigrarono e cambiarono nome.

Ma anche di loro si parla, sempre più spesso, per cui fanno da parafulmine per qualcun altro.

Poi ci sono i Rockefeller, i quali impersonano, volendo semplificare, l’economia reale, cioè la produzione. Nascono, infatti, come petrolieri e farmaceutici.

Lo scontro è tra finanza e produzione, tra economia finanziaria ed economia reale.

Chi ha acquisito un minimo di potere, cerca di fare terra bruciata attorno a sé per difenderlo e conservarlo il più possibile.

Guerra di trincea con assalti all’arma bianca.

Poi c’è un livello ancora superiore.

I banchieri, infatti, hanno cominciato come tesorieri dei sovrani.

Nel libro “La cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones, ambientato nel 1300 a Barcellona, il protagonista nasce povero e diventa banchiere.

Ad un certo punto, nel libro, viene decapitato un altro banchiere, amico del protagonista.

Qual era stata la sua colpa?

La bancarotta.

Nel 1300 a Barcellona la pena per la bancarotta era la decapitazione.

Possiamo ricordare, nello stesso periodo, anche la vicenda di Filippo il Bello e dei Templari.

All’epoca, pertanto, i banchieri non se la passavano proprio tanto bene.

Stavano sotto.

Adesso hanno risalito, e di molto, la china.

Ma tesorieri-maggiordomi erano e tali sono rimasti.

Abbiamo quindi individuato due “linee di faglia” all’interno del mondo di criminali che decidono le sorti dell’umanità, e che molti si ostinano a chiamare “élites”: lo scontro tra economia finanziaria ed economia reale, e lo scontro tra banchieri e famiglie reali.

Ma adesso passiamo ad altre trame, più o meno oscure.

Durante il lockdown le persone che – GIUSTAMENTE – nutrivano dubbi, si sono riversate su Youtube e determinati canali hanno avuto un boom di visualizzazioni, likes, iscrizioni, abbonamenti e donazioni.

Ma tutto ciò è stato provocato dall’algoritmo di Youtube?

Manipolazione?

Hanno scelto le persone che avevano dubbi oppure… ha scelto l’algoritmo?

E chi imposta l’algoritmo?

I servizi?

La manifattura del mondo attualmente è la Cina.

Sarà per questo motivo che non gode di buona stampa, essendo economia reale?

Il mainstream, braccio armato dell’economia finanziaria, critica tanto la Cina, ma nel frattempo la finanza, una determinata famiglia reale (quella per la quale esistono le trasmissioni televisive a reti unificate in tutto il pianeta) ed il braccio armato del Vaticano (iniziano per G e finiscono per esuiti, ma interroghiamoci anche su chi sono i loro nemici, perché sono fortissimi e molto, molto influenti, anche se non soprattutto nel mondo di chi unisce i puntini), hanno già concluso accordi con determinati poteri cinesi?

All’inizio della SUPPOSTA pandemia avevamo scritto questo articolo: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2020/03/18/e-se-fosse-unarma-sino-americana.

Ci sembra più che mai attuale e… preveggente.

I libertari seguono a ruota il mainstream (lo ripetiamo: braccio armato dell’economia finanziaria) e sono terrorizzati dalla Cina, in particolare dal sistema di credito sociale del Dragone.

A noi preoccupa maggiormente ciò che ha fatto il figlio illegittimo di Fidel Castro in Canada, quando ha bloccato i conti correnti dei camionisti che protestavano contro di lui, imitando in questo il marito di Maria Serenella Cappello che, da governatore della BCE, limitò fortemente i prelievi di contanti nel 2015 ai greci.

Così come ci preoccupano i lager per i sani positivi Covid che hanno realizzato gli australiani, oppure certe misure che vengono proposte in Francia contro chi mette in dubbio i profitti di Big Pharma che distribuisce i sieri realizzati da altri (ecco perché il segreto… MILITARE).

Ci preoccupa altresì chi ha sfruttato l’Unione Europea come centrale di committenza per i sieri ed ora vuole fare la stessa cosa con le armi (stipulerà i contratti tramite SMS, alla «velocità della scienza» – Janine Small docet?). E che tra pochi mesi sarà rieletta, sostenuta da un’alleanza trasversale e favorita anche dalle passerelle in elicottero a godersi la vista sulle piscine naturali (naturali? oppure fenomeno indotto dai… MILITARI?).

Ci preoccupa molto di più tutto ciò, perché dimostra inequivocabilmente che…

… che…

… che…

… che la democrazia non esiste più.

Si è rotto il patto sociale.

Si fa la pace vendendo armi.

Si stermina, anzi, si commette genocidio impunemente.

La SUPPOSTA pandemia ha imposto le mascherine, ma sono cadute le maschere.

I nazisti ora appaiono con il loro vero volto.

Tocca anche a noi denazificare.

Chiudiamo soffermandoci su altre – possibili – trame.

Recentemente abbiamo scritto questo articolo: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2024/02/11/craxi-sovranista.

Esattamente trent’anni fa morivano Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Sono morti perché il loro editore non gradiva Bettino Craxi?

Il loro editore era un sicario per conto del deep State?

Detto questo…

… continuate a guardare la televisione o Netflix, oppure a scrollare i meme sullo smartphone.

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Craxi sovranista?

Qual è lo Stato più sovranista del mondo?

Alla domanda, di primo acchito, si potrebbe rispondere quasi sicuramente in un solo modo: Israele.

Perché?

Perché è uno Stato al di sopra della legge.

Quindi, non riconosce alcuna autorità al di sopra di se stesso.

Ma se si approfondisce la questione…

Lo scrivente, all’età di 8-9 anni, ha avuto la fortuna di ascoltare dal proprio padre questa spiegazione: «Israele può permettersi di fare il teppistello [il bullo, si direbbe adesso], perché ha le spalle coperte dagli Stati Uniti. Finché sul pianeta non apparirà uno Stato, o una coalizione di Stati, militarmente più forte, che imponga ad Israele il rispetto delle norme del diritto internazionale, dovremo subire questo stato di cose».

Ai bambini basta dare risposte alle loro domande, se sono curiosi e desiderosi di sapere. Esprimendosi in termini chiari ed anche leggermente complicati. Sono in grado di capire.

La questione fondamentale di quel discorso è la seguente: «il rispetto delle norme del diritto internazionale».

Tradotto: non si può parlare di sovranismo, se non è accompagnato da un SANO INTERNAZIONALISMO.

Non è pertanto necessario scomodare il multipolarismo, termine da qualche anno molto in voga; nutriamo la massima stima per il politologo russo Aleksandr Dugin, e massima comprensione, solidarietà e rispetto per il terribile lutto che l’ha colpito ad opera dei terroristi della NATO, ma gli italiani hanno già in sé, nel loro passato storico, la teoria adeguata da applicare in tutti i tempi, compresi quelli moderni: il sano internazionalismo.

Gli italiani, nel corso della storia, hanno lasciato un grande dono all’umanità: il diritto. L’hanno fatto per ben due volte: prima con gli antichi Romani, e poi con Cesare Beccaria che scrisse “Dei delitti e delle pene”.

Anche questo è “made in Italy”, basta ricordarsene.

A maggior ragione se si vuole fare i sovranisti.

Nel mondo del sovranismo e della sana informazione circola una tesi secondo la quale Bettino Craxi è stato l’ultimo sovranista italiano.

Noi non siamo d’accordo, perché la sua attività politica non era imperniata ANCHE sul sano internazionalismo.

I sovranisti e la sana informazione ritengono Craxi un sovranista per la ben nota vicenda di Sigonella.

Per chi non fosse ferrato sull’argomento, suggeriamo Google o un altro motore di ricerca.

Noi ci limitiamo a far presente che Leon Klinghoffer, l’ebreo sulla sedia a rotelle a bordo della nave Achille Lauro, contrariamente a quanto raccontò e racconta il mainstream per depistare, era il vero obiettivo della missione del commando di palestinesi, in quanto era un alto esponente del B’nai B’rith.

B’nai B’rith?

Google!

Ma torniamo a Craxi, non senza ricordare che il ministro della Difesa, all’epoca della vicenda di Sigonella, era Giovanni Spadolini (Partito Repubblicano).

Craxi e Spadolini erano entrambi caratterizzati da una passione comune: il culto di Giuseppe Garibaldi.

E già questo non va bene.

La storiografia ha infatti dimostrato abbastanza chiaramente che il cosiddetto “eroe dei due mondi” era un agente britannico. Pur non essendo un vero e proprio pirata – anzi, volendo essere precisi, un corsaro, terminologia che per secoli ha identificato inequivocabilmente gli agenti britannici – è stato sicuramente un mercenario ed un trafficante di schiavi.

Inoltre, molto probabilmente ha strangolato la moglie gelosissima che non voleva assolutamente distaccarsi da lui e di conseguenza rappresentava un intralcio durante la fuga dallo Stato Pontificio. Basta leggerne il certificato di morte.

Tornando a Sigonella, si potrebbe anche dire che quello sia stato uno scontro tra due diversi modi di concepire la massoneria.

Non dimentichiamoci, infatti, che il secondo governo Spadolini cadde a causa della cosiddetta “lite delle comari” che vide contrapposti il ministro del Tesoro Beniamino Andreatta (Democrazia Cristiana – mentore di Romano Prodi) ed il ministro delle Finanze Rino Formica (Partito Socialista).

La ragione del contendere era la separazione in atto fra Tesoro e Banca d’Italia (la lettera di Andreatta a Carlo Azeglio Ciampi vi ricorda qualcosa?).

Erano quelli i tempi della P2, dello scontro tra Sindona e Cuccia, dell’eterna guerra tra finanza ebraica e finanza cristiana. Il vicepresidente dell’ENI (c’è un motivo, per l’utilizzo di questo termine, capirete nel seguito dell’articolo) Eugenio Cefis aveva lasciato da pochi anni la presidenza della Montedison, anche perché il genero di Alberto Beneduce, Enrico Cuccia, gli aveva sconsigliato l’aumento di capitale.

Inoltre, sarebbe interessante pure interrogarsi su chi ha cercato di uccidere il presidente statunitense Ronald Reagan e perché.

Di solito, è il vicepresidente che subentra in caso di morte del presidente…

Tornando a Craxi, la colpa più grave del presunto sovranista è stata il non aver seguito il sano internazionalismo.

Intorno al 2010-2011, infatti, a Roma abbiamo conosciuto un chirurgo in pensione che per tanti anni ha esercitato la sua professione in Somalia. Ci disse queste parole: «Fino agli anni ’80 il tumore infantile alla tiroide era assente in Somalia. Poi c’è stata un’esplosione di casi».

Tra poco più di un mese saranno trent’anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Che cosa abbiamo scaricato sui somali (ma anche su altri popoli africani, nonché nelle acque del Mare Nostrum)?

E chi l’ha consentito?

Interessantissimo, al riguardo, questo video: www.youtube.com/watch?v=D4DrEDUXBWo.

Non si può parlare di sovranismo, se non è accompagnato da un sano internazionalismo.

Altrimenti, non volendo riconoscere nulla e nessuno al di sopra di sé, vige la legge del più forte.

Israele docet.

Anche nel nostro Paese ha preso piede la protesta degli agricoltori, con i trattori che invadono strade, autostrade e città.

Facciamo qualche considerazione.

I padroni del vapore, i padroni universali, i padroni del discorso – chiamateli come volete, ma per favore non chiamateli élites, perché non sono i migliori, sono criminali – declinano il termine sostenibilità solo in un’accezione ambientalista.

Il resto del mondo, il mondo sano, il mondo che sta sotto, dovrebbe dare a quel termine una declinazione più dal basso, quindi dovrebbe ragionare in termini di sostenibilità sociale.

L’agricoltura industriale è socialmente sostenibile?

Basta guardare le cose dal basso, dalla base.

La nostra agricoltura industriale è quanto di più antitaliano ci possa essere.

Perché?

Perché la manodopera nel settore agricolo è per la stragrande maggioranza straniera e la produzione va soprattutto all’estero.

Non solo.

Ci vantiamo di far parte del G7, dei Paesi più avanzati del pianeta, e poi abbiamo un settore agricolo da terzo mondo.

Già, perché quella manodopera straniera viene letteralmente sfruttata fino ai limiti dello schiavismo, sottopagata, in nero, senza contributi previdenziali e senza assistenza sanitaria.

Inoltre i braccianti, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, vengono spesso relegati in ghetti nei quali le condizioni igienico-sanitarie sono da terzo mondo. Per la serie “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”: la popolazione non deve sapere, per cui sono nascosti ai loro occhi, con la complicità di tutti, in primis le autorità.

In quei ghetti i braccianti sono continuamente taglieggiati dai caporali, ad esempio quando serve loro qualche medicinale o devono recarsi in città per visite mediche. Le donne sono sottoposte a continue molestie ed angherie, se non addirittura stuprate.

L’Italia uno dei Paesi più avanzati e civili del mondo?

Ma il caporalato non è il solo effetto collaterale: ci sono anche immigrazione clandestina, agromafie, danni all’ambiente, danni al turismo, prodotti agricoli di scarsa qualità nutrizionale, ecc., ecc.

Ecco che cos’è, in larga parte, il nostro settore agricolo.

Noi che viviamo nell’ex palude pontina lo sappiamo molto bene.

Abbiamo scritto che la nostra agricoltura è quanto di più antitaliano ci possa essere.

La produzione, infatti, non va al mercato locale – alla faccia della tanto decantata sovranità alimentare – ma viene inviata ai mercati stranieri, perché si lavora per le multinazionali.

Analizziamo il nostro territorio e come si è arrivati a tutto questo.

Nel 1989 crolla il muro di Berlino e finisce la guerra fredda. Agli USA, di conseguenza, non servivano più i vecchi partiti. Si dà il via libera alla magistratura e Mani pulite e Tangentopoli spazzano via un’intera classe politica ed imprenditoriale.

Si crea, pertanto, un vuoto di potere.

A chi si rivolgono gli statunitensi per gestire transitoriamente la situazione?

A uomini borderline che hanno ricoperto incarichi sia nelle forze dell’ordine che nei servizi segreti. Uomini che hanno fatto carriera sia quando governava il centrodestra, sia quando governava il centrosinistra, il che vuol dire che erano e sono uomini degli yankee.

Qualche anno fa venne presentato a Roma un libro sull’Anello della Repubblica, anche chiamato “il noto servizio”: il servizio segreto non ufficiale che faceva capo a Giulio Andreotti. Tra le imprese del “noto servizio”, l’evasione del criminale nazista Herbert Kappler dall’ospedale militare del Celio.

Durante la presentazione, alla quale partecipavano come relatori fior di storici, una persona del pubblico disse che Andreotti era un uomo degli americani. Uno degli storici replicò in questo modo: «Cossiga era l’uomo degli USA, Andreotti era l’uomo del Vaticano. Non a caso, quando gli statunitensi si sono voluti liberare di Andreotti, gli hanno sganciato contro la “bomba Buscetta”».

Ricordiamoci della mattanza di Genova 2001: gli uomini che l’hanno attuata sono gli stessi ai quali gli USA si erano rivolti per la gestione transitoria del nostro Paese.

Gli stessi che hanno depistato l’inchiesta sulla strage di via D’Amelio.

A livello locale, nella pianura pontina, l’uomo politico forte è un ex esponente delle forze dell’ordine con una brevissima esperienza nei servizi segreti, seguita da una brillantissima carriera politica.

Deep State de noantri.

Gli USA hanno osservato al microscopio il nostro territorio ed hanno rilevato che c’erano la pianura pontina ed il secondo mercato ortofrutticolo d’Europa, il MOF di Fondi.

A quel punto hanno preso il sopravvento le multinazionali, si è introdotta l’agricoltura industriale e si è cominciato a produrre per l’estero.

Ovviamente, per restare competitivi sul mercato, bisognava ridurre il più possibile i costi fissi, a cominciare dalla manodopera. Gli italiani chiedevano troppo, per cui ci si è rivolti ai maghrebini. Ma questi ultimi sono dei ribelli (hanno cacciato i francesi…), per cui hanno creato notevoli problemi, che sono stati risolti “importando” un’etnia docile docile: i sikh indiani.

Attualmente si ritiene che in provincia di Latina ci siano tra i 20.000 ed i 30.000 indiani.

Persone squisite, molto impegnate nel sociale: donano il sangue, si impegnano nel piantare alberi nelle città ed abbellire il verde urbano, ecc.

Ma… gli italiani?

Inoltre, se per essere competitivo sul mercato devo sfruttare ai limiti dello schiavismo manovalanza sottopagata, in nero, senza contributi previdenziali e copertura assicurativa… non è meglio se cambio lavoro?

È una domanda.

Chiedo per un amico…

La sana informazione ed il mondo del dissenso hanno sposato la causa della protesta degli agricoltori, ma, come a volte fanno, non hanno approfondito.

La logica è la seguente: il nemico del mio nemico è mio amico.

Ma la logica da portare avanti, semmai, dovrebbe essere la seguente: la moneta buona scaccia la moneta cattiva, l’economia buona scaccia l’economia cattiva, la politica buona scaccia la politica cattiva.

Attenzione a seguire la logica del nemico del nemico, perché poi si finisce dalla padella nella brace, arrivando a farsi dettare la linea perché spesso il nemico del nemico ha risorse economiche consistenti.

Come abbiamo spiegato qui (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2024/01/27/stato-canaglia), all’alto prelato la domanda PRELIMINARE da porre è la seguente: «Quando lo Stato che lei rappresenta ratificherà la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo?».

Se non si fa quella domanda… si è incoerenti.

Stesso discorso per il settore agricolo: si possono sposare acriticamente le istanze degli agricoltori, o invece il tutto andrebbe – MEGLIO – analizzato più approfonditamente?

Continuiamo nella disamina.

Il settore agricolo italiano ha sempre campato di sovvenzioni, sia tramite la Politica Agricola Comunitaria (la famigerata PAC), sia tramite l’AIMA, l’agenzia per l’agricoltura che era un feudo democristiano.

Adesso la domanda la rivolgiamo ai libertari, quelli che ora si esaltano per la vittoria di Javier Milei in Argentina: il fatto che il nostro settore agricolo ha sempre vissuto di sovvenzioni, non è un… fallimento del mercato?

È una domanda.

Chiedo per un amico.

Le politiche economiche riguardanti l’agricoltura che si sono affermate dopo Mani pulite e Tangentopoli, sono piaciute a tutti (TUTTI) i partiti politici.

Quelli di destra hanno ragionato sul breve-medio periodo: «Ci prendiamo il voto degli imprenditori agricoli».

Quelli di sinistra hanno ragionato sul lungo termine: «Ci prendiamo il voto dei braccianti stranieri» (chissà perché parlano sempre di ius soli…).

I sindacati, invece, hanno ragionato in questo modo: «Checce frega checce importa degli italiani, che ormai non fanno più le tessere. Le tessere ce le garantiranno i braccianti stranieri, di cui noi ci ergeremo a paladini».

Ciò a danno prima di tutto della sostenibilità sociale, e poi di quella ambientale.

Analizziamo i danni sociali. Alcuni li abbiamo già enunciati: manovalanza schiavizzata, lavoro in nero, evasione fiscale e contributiva, immigrazione clandestina, ghetti, agromafie, caporalato, ecc.

Ma ci sono anche i danni al settore immobiliare e turistico.

Dalle nostre parti, infatti, gli indiani vanno a vivere tutti insieme in determinati quartieri, nei quali il valore degli immobili crolla.

I fertilizzanti provocano le proliferazioni algali (vi ricordate le famigerate mucillagini sulla riviera romagnola negli anni ’90?), per cui viene danneggiato il turismo (oltre ai quartieri di cui sopra, con abitazioni che rimangono sfitte o che vengono [s]vendute dai bagnanti che ne sono proprietari).

E i danni all’ambiente?

Vogliamo parlare dei pesticidi?

Vogliamo parlare delle aziende agricole biologiche che, a seconda di come tira il vento, si ritrovano i loro campi inondati dalle irrorazioni altrui?

Fate delle ricerche sui luoghi del Prosecco…

Ah, il made in Italy…

L’agricoltura industriale è un cancro che va estirpato.

E invece, dalle nostre parti, è stato estirpato il vitigno tipico locale, il famoso moscato di Terracina. E adesso il prodotto tipico locale è diventato la fragola favetta, che è originaria… della Francia.

I miracoli del marketing…

Gli altri danni ambientali sono le continue inondazioni, fenomeno che ha avuto la sua prima apparizione nella piana del Sele, dove si è iniziata la coltivazione industriale dei pomodori San Marzano, ed ora si è diffuso anche dalle nostre parti.

Perché le inondazioni?

Perché il terreno è impermeabilizzato dalle serre, che creano anche l’effetto ruscellamento delle acque piovane, aumentandone la velocità. Il tutto unito ai tagli ai consorzi di bonifica (ma quanto è buona e dolce mamma Europa…), ed ecco i risultati: www.latinaoggi.eu/news/cronaca/67853/voragine-sulla-pontina-a-terracina-sospese-le-ricerche-di-dona.

Giusto per la cronaca, Valter Donà dopo oltre 5 anni non è stato ancora ritrovato.

Sempre per la cronaca, ci è giunta voce che pochi agricoltori hanno ottenuto i rimborsi per i danni subiti dalla tromba d’aria del novembre 2017, perché… le serre erano state costruite abusivamente.

In tutto questo, spicca il silenzio delle associazioni ambientaliste, che ancora si ostinano ad analizzare le acque marine per cercare stafilococchi e streptococchi, ma mai pesticidi e fertilizzanti.

Le analisi per scovare pesticidi e fertilizzanti costano? Basta trovare gli sponsor. Per altre iniziative si trovano…

La domanda è: si può sposare così acriticamente la protesta degli agricoltori italiani?

Chiedo per un amico…

La moneta buona scaccia la moneta cattiva.

L’economia buona scaccia l’economia cattiva.

La politica buona scaccia la politica cattiva.

Solo così si diventa mainstream.

Agricoltura industriale

Fleximan psy op?

Ripartiamo da ciò che abbiamo scritto ieri: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2024/01/29/strategia-della-tensione-2024.

L’11 settembre è stata una psy op.

Più indietro nel tempo, lo sbarco sulla Luna (massima espressione delle politiche keynesiane per cui si devono scavare buche per poi ricoprirle) è stato una psy op, finalizzata a verificare come avrebbe reagito il resto del mondo.

Poiché il resto del mondo non ha mosso ciglio, due anni dopo il presidente USA Richard Nixon ha potuto permettersi di dichiarare il fallimento degli Stati Uniti, affermando che i dollari non sarebbero più stati convertiti in oro, ben sapendo che la comunità internazionale non avrebbe fiatato. E così fu.

Solo Charles de Gaulle rompeva le scatole agli statunitensi sulla questione della conversione del dollaro in oro, ed infatti anche il maggio 1968 probabilmente è stato una psy op, come potete leggere qui: http://federicodezzani.altervista.org/maggio-1968-rovesciare-de-gaulle-per-sabotare-lasse-parigi-mosca.

Giusto per la cronaca, anche l’attentato del 1973 contro Luis Carrero Blanco, capo del governo spagnolo, è stato una psy op dovuta al fatto che la Spagna non intendeva entrare nella NATO: www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=0000001539448.

Lo stesso stile di piazza Fontana, nel senso che c’è sempre un colpevole già pronto: per piazza Fontana gli anarchici, per la Spagna l’ETA.

Ma torniamo a Federico Dezzani; molto interessante ciò che ha scritto pure sull’olio di palma in questo articolo: http://federicodezzani.altervista.org/olio-di-palma-come-costruire-un-embargo-commerciale.

Veniamo a tempi a noi più vicini, per la precisione al 7 ottobre 2023.

La controinformazione, nazionale ed internazionale, si è interrogata sull’operazione messa in atto dai vari gruppi di guerriglieri palestinesi.

Le domande erano: Israele sapeva ed ha lasciato fare? Com’è stato possibile che un attacco in grande stile come quello, che ha richiesto mesi e mesi di organizzazione, sia completamente sfuggito al Mossad? Perché le videocamere di sicurezza e tutti i sistemi di allarme non hanno funzionato? Perché gli israeliani non hanno dato seguito all’informativa che era pervenuta loro dai servizi segreti egiziani? Perché svariate vittime israeliane sono state provocate dal cosiddetto “fuoco amico”, facendo così salire la conta dei morti sulla falsariga del recente “Tachipirina e vigile attesa”?

PSY OP.

Ed ora veniamo a Fleximan.

Ha iniziato le sue imprese in Veneto, per poi proseguire in Lombardia, ed ora anche in altre regioni del nord Italia.

Territori leghisti.

Analizziamo le “competenze”: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Interno.

Chi sono i ministri?

Un leghista ed un alto funzionario in quota leghista.

Ed ora un po’ di storia.

Giovanni Giolitti, dopo la prima esperienza come presidente del Consiglio, dalla quale uscì un po’ malconcio in seguito allo scandalo della Banca Romana, si fece le ossa come ministro dell’Interno nel governo guidato dall’ormai anziano Giuseppe Zanardelli.

Al Ministero dell’Interno trovò la soluzione per regnare per circa un ventennio, governando grazie ai prefetti che gli facevano vincere le elezioni con i brogli.

Il Ministero dell’Interno è fondamentale. Dirige le forze dell’ordine e parte dei servizi.

Può dire «Lasciate stare questi», oppure dire «Con questi usate le maniere forti».

Fate 2 + 2.

In territori leghisti opera indisturbato un sabotatore che non viene mai fermato, mentre Salvini cavalca la protesta per risalire la china nei sondaggi e nei consensi in vista delle prossime elezioni europee.

Psy op?

E poi ci sono i gestori dei canali di sana informazione che non analizzano a dovere, unendo i puntini, chi per superficialità, chi per inseguire le visualizzazioni, chi per pagare una marchetta, come abbiamo già visto fare qualche mese da una paladina no green pass che ha intervistato un esponente di Fratelli d’Italia.

Il discorso si può allargare anche alle manifestazioni degli agricoltori, alle proteste contro le ZTL, le smart cities e le zone 30, ecc., ecc., ma una cosa è certa: il mondo della sana informazione deve ancora fare il salto.

Che cosa dovrebbe fare la sana informazione adesso?

Oltre a potenziare al massimo il proprio spirito critico, dovrebbe far calare il silenzio sulla vicenda di Fleximan, ignorandola.

Come faremo noi a partire da domani.

Una narrazione che non è mai esistita e che, come tale, non occupa spazio nel cervello e non tiene impegnati i neuroni su questioni inutili ed insignificanti.

Finché si inseguirà il mainstream, non si diventerà mai mainstream.

fleximan

Al potere c’è un partito unico, che poi ha varie sfaccettature.

Ad agosto 2022, in piena campagna elettorale, avvenivano “strani” incontri: www.liberoquotidiano.it/news/politica/33017937/giorgia-meloni-incontri-segreti-mattarella-colle-smentisce-caso-clamoroso.html.

Vi partecipava anche l’ex premier, per favorire il passaggio di consegne ed indottrinare colei che avrebbe preso il suo posto?

Chissà perché, l’attuale governo ha eliminato il Superbonus 110% che tanto fastidio dava all’ex premier, il quale però non riusciva ad abrogarlo…

Il sistema negli ultimi tempi ha favorito la strana ascesa di partiti e di politici che sono saliti a livelli di consenso altissimi ed alcuni di loro sono poi decaduti.

Qualche esempio: Salvini e la Lega, Fratelli d’Italia e la Meloni, prima ancora i casaleggiani e Renzi (sul 41% alle europee del 2014 gli anarchici di Comidad hanno ventilato l’ipotesi di brogli: www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=614).

Apriamo e chiudiamo una parentesi: se nel 2016 il Comitato per il No al referendum costituzionale di Renzi rilasciò un perentorio comunicato contro i brogli che suscitò scalpore, probabilmente è stato anche merito nostro.

Noi, comunque, sul punto ci eravamo espressi con questi volantini:

no-lato-a

Il sistema si dà da fare anche per tenere in piedi la prescelta, favorendo l’ascesa di un politico di scarse qualità a segretario del principale partito di opposizione, come abbiamo già spiegato qui: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2023/06/06/la-matassa-si-sta-dipanando.

A giugno 2024 ci saranno le europee ed il sistema probabilmente si è attivato per rafforzare il secondo partito di governo – la Lega – inscenando una sorta di “strategia della tensione” che ha la finalità di rendere più stabile la maggioranza.

In pratica la Lega, pur stando al governo, fa opposizione, cavalcando determinate istanze.

Quello che non va, purtroppo, è un’altra cosa.

Tempo fa Massimo Mazzucco ha pubblicato un video in cui si vedeva che il 1° ottobre di un certo anno, TUTTI, TUTTI, TUTTI i conduttori dei notiziari delle varie emittenti degli Stati Uniti d’America hanno aperto le loro trasmissioni dicendo queste parole: «Oggi è il 1° ottobre. Non è incredibile?». Potete vederlo qui: www.youtube.com/watch?v=Ul5h5AGjbFM.

Bene, nei giorni scorsi i canali della sana informazione non hanno fatto altro che:

1) parlare della protesta degli agricoltori;

2) narrare le gesta di Fleximan (il quale ha iniziato in Veneto ed ora agisce anche in Lombardia, c’è un LEGAme?);

3) criticare la decisione del sindaco di Bologna di abbassare nella città che amministra il limite di velocità dei veicoli a 30 km orari.

Guarda caso, TUTTI, TUTTI, TUTTI cavalli di battaglia di Salvini.

Che fa tanto l’oppositore di se stesso (stando al governo), però poi chi comanda nel suo (suo?) partito è l’atlantico Giorgetti.

Ma torniamo alla sana informazione.

Ci sono, o ci fanno?

Si fanno dettare l’agenda, o lo fanno per le visualizzazioni ed i relativi guadagni?

Ricordiamo che un sano informatore spesso critica le ragazze che si esibiscono su Onlyfans.

Però la logica è più o meno la stessa: vivere di visualizzazioni.

Lo scriviamo forte e chiaro: dalla sana informazione ci aspettiamo e pretendiamo un’altra musica.

In occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, oltre al lavoro dei servizi segreti che spingevano per l’astensione, quelli che dovevano favorire i giorgettini (Giorgetta e Giorgetti) ripetevano ad ogni piè sospinto questo slogan come un mantra: «Abbiamo già vinto».

Adesso sono TUTTI, TUTTI, TUTTI sintonizzati sull’agenda che deve favorire la Lega?

Speriamo di sbagliarci, ma ribadiamo il concetto: ci aspettiamo e pretendiamo un’altra musica.

Stato canaglia?

L’ebraismo è una questione religiosa.

Israele è una questione politica.

Il sionismo è una questione ideologica.

Noi ci concentriamo solo ed esclusivamente sulla questione politica.

Come può essere definito uno Stato che deve la propria nascita al diritto internazionale e poi, fin dalla nascita, non ha mai rispettato il diritto internazionale?

Uno Stato – è scritto nei testi universitari di diritto internazionale – che violava lo spazio aereo ed il territorio di altri Stati sovrani per catturare i criminali nazisti, anziché chiederne l’estradizione come stabilisce il diritto internazionale?

Uno Stato, pertanto, che si ritiene al di sopra della legge?

La definizione, in questo caso, è una sola: Stato canaglia.

Indegno di far parte del consesso dei Paesi civili.

Bisogna avere Memoria di tutto ciò.

Preso atto di questi concetti scontatissimi che, proprio perché sono scontatissimi, non vengono mai espressi né nel mainstream né nella sana informazione, il nostro articolo ha un titolo che però si riferisce ad un altro Stato.

Come si potrebbe definire uno Stato che non può ratificare la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, in quanto le donne in quello Stato non godono né dell’elettorato attivo né di quello passivo, se non Stato canaglia?

Quello Stato si trova nella civilissima Europa! Che scandalo!

Anzi, volendo usare le parole del capo della diplomazia europea Josep Borrell, nel «giardino del mondo» (mentre il resto del pianeta è una giungla).

Peggio ancora: quello Stato è molto più vicino al nostro Paese di quanto si possa pensare, dato che è totalmente circondato dall’Italia.

Eppure, per calcolo politico, non si dice che quello Stato è uno Stato canaglia.

Doppio standard.

Noi, se per ipotesi dovessimo gestire un canale di sana informazione, mai e poi mai ci sogneremmo di avere come ospiti, dando loro voce, alti esponenti di uno Stato canaglia, compreso quello al quale ci riferiamo in questo articolo.

Ma ragioniamo per assurdo, ed immaginiamo di doverli effettivamente intervistare.

Un vero giornalista, a nostro parere, dovrebbe esordire, con priorità assoluta, con la seguente, imprescindibile, domanda:

«Perché lo Stato che lei rappresenta non ratifica la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo?».

Di fronte al farfugliamento, all’arrampicata sugli specchi dell’ospite, l’intervistatore dovrebbe poi applicare la regola fondamentale del sano giornalismo, cioè quella della seconda domanda, che sarebbe la seguente:

«Non potete ratificare la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo perché nel vostro Stato le donne non godono né dell’elettorato attivo né di quello passivo. Quando pensate di sanare questa assurdità e di rientrare, di conseguenza, nel consesso dei Paesi civili?».

All’ennesimo farfugliamento dell’ospite, il giornalista dovrebbe immediatamente replicare: «L’intervista si chiude qui, grazie e arrivederci».

Come potrete facilmente intuire, troviamo veramente stucchevole tutto quel chiacchiericcio che verte su papa e antipapa, sede impedita, Bergoglio e Viganò, ecc., ecc.

No, grazie.

La questione cruciale è un’altra: il Vaticano è o no uno Stato canaglia?

Se non si accettano più i doppiopesismi, il cosiddetto doppio standard, tale regola dovrebbe valere nei confronti di chiunque.

Inoltre, se vogliamo parlare di grande risveglio (come sentiamo ripetere spesso nella sana informazione), la prima regola dovrebbe essere mettere in discussione TUTTO e non seguire più alcun soggetto che si pone nei confronti del prossimo come guida spirituale senza averne i requisiti.

Che esso si chiami Bergoglio o Viganò.

In quanto sovrano assoluto o alto esponente di uno Stato canaglia, non ha e non può esercitare alcuna autorità morale e spirituale.

Anche perché, volendo usare un termine del mainstream in voga attualmente, il patriarcato dove pensate che abbia trovato terreno fertile per diffondersi?

Il sovrano assoluto si chiama papa, più chiaro di così…

Dal sito Internet della Treccani, alla voce “patriarca”:

2. Nell’ambito del cristianesimo, il maggiore dignitario di una comunità cristiana e, in senso più tecnico e preciso, il dignitario ecclesiastico che soprastà ai vescovi, godendo, in ragione della sede, di speciali facoltà e prerogative: il p. di Gerusalemme, di Antiochia; il p. di Venezia.

Infine, il mondo della sana informazione si riempie sempre la bocca di due paroline magiche: VINCOLO ESTERNO.

Però poi, nei confronti del nostro Paese, il vincolo esterno, stando a questi sani informatori, trova espressione solo nell’UE e nella NATO.

E il Vaticano?

Stemma del Vaticano

Ricollegandoci al nostro ultimo articolo (https://terracinasocialforum.wordpress.com/2024/01/15/infiltrati-ed-esfiltrati), segnaliamo questa notizia interessante:

www.voltairenet.org/article220294.html

Di particolare rilevanza, l’ultimo periodo dell’articolo, che copiamo di seguito:

Il 18 agosto 2023 l’ex capo di stato maggiore francese, Jean-Louis Georgelin, sarebbe morto durante una passeggiata a Bordes-Uchentein (Ariège). Sono stati celebrati funerali di Stato; tuttavia, il corpo del generale non è mai stato esposto: in realtà sarebbe morto durante un bombardamento in Ucraina.

L’autore dell’articolo è il francese Thierry Meyssan.

Chi è Thierry Meyssan?

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Giornalista, è il fondatore della Rete Voltaire, il cui sito Internet è www.voltairenet.org.

Nel 2002, con il libro “L’incredibile menzogna”, fu il primo a spiegare che la versione ufficiale dell’11 settembre era tutta un falso.

Meyssan sosteneva tutto ciò perché attingeva a piene mani da informazioni che gli venivano fornite dai servizi segreti francesi.

Ricordiamo che all’epoca il presidente della Repubblica Francese era Jacques Chirac, il quale si oppose alla seconda guerra del Golfo.

Finché l’inquilino dell’Eliseo è stato Chirac, per Meyssan non ci sono stati problemi, ma quando è stato eletto presidente Nicolas Sarkozy è dovuto scappare all’estero, per la precisione in Siria.

Da allora Meyssan riceve le sue informazioni dai servizi siriani e dai servizi russi.

Quando nel 2011 la NATO cominciò a bombardare Tripoli, Meyssan si trovava proprio nella capitale libica. La CIA informò l’allora segretario di Stato USA Hillary Clinton che Meyssan soggiornava in un determinato albergo a Tripoli, e quest’ultima ordinò ai suoi uomini di ucciderlo.

Meyssan si salvò salendo su un’imbarcazione degli scafisti e sbarcando a Malta insieme con qualche decina di immigrati clandestini.

Ovviamente ciò che scrive Meyssan non è la Bibbia, ma proprio perché sono informazioni che gli vengono fornite dai servizi siriani e russi, va letto e vagliato con molta, molta attenzione.

Sorprende che nel mondo del dissenso Meyssan sia un illustre sconosciuto.

L’unico che lo cita, anche abbastanza spesso, è lo storico Paolo Borgognone.

Giulietto Chiesa aveva scritto la prefazione del suo ultimo libro – “Sotto i nostri occhi” – senza però leggerlo; lo scrivente l’aveva capito proprio disquisendo su quel testo con Giulietto. In questo, Giulietto era “recidivo”, come spiega anche Gioele Magaldi in questo brevissimo video:

www.youtube.com/watch?v=OrKlYpzym-Y

Giusto per la cronaca, Giulietto confessò allo scrivente di aver iniziato a leggere il libro di Magaldi, ma di essersi fermato dopo un’ottantina di pagine (su un totale di 639) perché lo riteneva del tutto inverosimile.

Leggere è… FONDAMENTALE.

Leggere non è… sentito dire.

Leggere non è… vedere un video.

Leggere è fatica.

Che Guevara impressionava i suoi commilitoni per due cose:

1) era asmatico (con l’asma si viene esonerati dal servizio militare);

2) aveva sempre con sé dei libri, che leggeva avidamente durante ogni sosta che effettuava accampandosi.

Pensiero e azione.

Infiltrati ed esfiltrati

Riprendiamo il filo del discorso da qui: https://terracinasocialforum.wordpress.com/2022/01/02/il-9-ottobre-2021-un-segnale-alla-magistratura.

Prima di proseguire, vi facciamo una domanda: secondo voi, Jeffrey Epstein è veramente morto?

Secondo noi, no.

Tecnicamente, a nostro avviso è stato esfiltrato.

Dal Mossad, per il quale lavorava.

Non era una pedina insignificante che poteva essere sacrificata, come hanno fatto i servizi segreti britannici per qualcun altro.

http://federicodezzani.altervista.org/omicidio-regeni-un-anno-intrighi-ai-danni-dellitalia

Ora torniamo al 9 ottobre 2021.

A luglio di quell’anno, l’allora premier britannico Boris Johnson toglie le restrizioni Covid. Pochi giorni dopo, l’uomo dei Rothschild a Parigi, cioè Emmanuel Macron, introduce il green pass, seguito pochi giorni dopo ancora dall’uomo della finanza internazionale a Roma, Mario Draghi, il marito di Maria Serena Cappello, discendente dei Medici.

Successivamente, tolgono le restrizioni Covid Danimarca, Svezia, Norvegia e Olanda, in Spagna le corti federali accolgono i ricorsi contro il green pass ed il Giappone, dopo aver fatto analizzare le provette di Moderna, le rispedisce al mittente.

Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Norvegia, Olanda, Spagna, Giappone.

TUTTE MONARCHIE.

Il Covid non era altro che una battaglia – come Stalingrado o El Alamein – all’interno di una guerra più grande.

La guerra è per il controllo della futura moneta, che sarà digitale.

L’ennesimo scontro, millenario, tra famiglie reali e banchieri.

Nell’estate 2021, pertanto, il Regno Unito è contro il governo Draghi e muove le sue pedine.

Iniziano quindi le proteste che si svolgono – ogni sabato – in svariate città italiane.

Si comincia sabato 24 luglio 2021.

Il 27 luglio muore il dottor Giuseppe De Donno.

Giuseppe De Donno

Hanno voluto creare il martire per scatenare ancora di più la protesta?

L’ultima grande manifestazione si svolge a Roma in piazza San Giovanni sabato 15 gennaio 2022.

Il 13 gennaio 2022 muore (muore?) il ricercatore (ricercatore?) Domenico Biscardi.

Hanno voluto creare il martire per scatenare ancora di più la protesta?

Oppure…

Oppure è stato esfiltrato?

Trump manipolato?

Oppure premio Nobel per la pace?

Stando a chi partecipa al ballo in maschera, a chi crede nei magici sieri, a chi pensa «lo faccio per gli altri», a chi esordisce dicendo «Un saluto a tutte e tutti», a chi teme il patriarcato, ecc., ecc., Donald Trump è un ignorante, cafone, misogino, guerrafondaio, autore e/o promotore di tentativi di colpi di Stato.

Stando all’altra parte del mondo (che diventa più numerosa ogni giorno che passa) e, quindi, “dissente”, «Trump non ha mai iniziato una guerra».

Però…

Però…

Però, a parte il fatto che Trump non ha iniziato guerre, ma neanche ne ha finite, resta una “macchia” nel suo curriculum.

Esattamente quattro anni fa, nella notte tra il 2 ed il 3 gennaio 2020, veniva ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani.

Soleimani

Chi l’ha ucciso?

Trump si limitò a pubblicare, sul suo profilo Twitter, la foto della bandiera statunitense, facendo intendere di rivendicare l’uccisione.

Ma l’ordine è partito veramente da lui, o ha coperto qualcun altro?

Ad esempio, se avesse coperto il governo israeliano, impedendo così una furibonda reazione iraniana, non gli spetterebbe il premio Nobel per la pace?

Anche alla luce del fatto che il 25 dicembre scorso in Siria Israele ha ucciso il generale dei pasdaran Razi Moussavi.

Ripetiamo quindi le domande:

– Trump è manipolato?

– Oppure merita il premio Nobel per la pace?

– Chi ha ucciso il generale Soleimani?

– Trump ha coperto qualcun altro?

Non ci sono piaciute le affermazioni di Trump rilasciate il 14 ottobre 2023, in merito a quella vicenda. Stando all’ex presidente statunitense, l’uccisione era stata organizzata di comune accordo con Netanyahu, ma poi all’ultimo momento il premier israeliano si è tirato indietro.

Trump recita?

Comprereste un’auto usata da uno che recita?

La parte del mondo che diventa più numerosa ogni giorno che passa queste domande se le dovrebbe pur fare, così come se le dovrebbe porre la sana informazione.

Anche alla luce del fatto che Pietro Ratto, nel libro “I Rothschild e gli altri”, a pagina 66 ha scritto quanto segue:

Quanto alla recessione internazionale, i Rothschild riuscirono ancora una volta a beneficiarne attraverso le loro consulenze per le ristrutturazioni di aziende fallite. Salvarono, ad esempio, la catena di alberghi fiabeschi Taj Mahal di proprietà di Donald Trump.

“Salvarono”…

Inoltre, pare che anche Trump consideri i palestinesi come subumani.

Non che Robert Kennedy Junior, sul punto, la pensi granché diversamente.

L’altra parte del mondo, chi dissente, rifletta e fornisca risposte.

GRAZIE.

Il Terracina Social Forum augura a tutti i lettori uno splendido 2024.

Anzi, volendo essere NON patriarcali (abbiamo scritto “lettori”…), il Terracina Social Forum augura a tutte le persone e a tutti i personi uno splendido 2024.

Stila anche un elenco di buoni propositi per l’anno nuovo.

Prima di tutto, mangiare meglio e, soprattutto, bere meglio, dato che il corpo umano è composto all’incirca per il 60% di acqua.

Fare più movimento, camminare di più, avere pensieri positivi.

Buoni propositi validi per se stessi e per il prossimo.

Facciamo poi un’esplicita richiesta al mondo della sana informazione: smettetela di fare il controcanto del mainstream, perché così facendo ottenete due risultati:

1) non diventerete mai mainstream;

2) alimentate l’eggregora.

Al mondo della sana informazione chiediamo anche un’altra cosa: non solo mettere la faccia, ma pure il proprio corpo.

Tradotto: partecipare, CON LA PROPRIA PRESENZA FISICA, alle manifestazioni indette dalle vittime, cioè dalla comunità palestinese in Italia.

Infine, esprimiamo un sano proposito che vorremmo fosse seguito in massa: andare alle urne alle prossime elezioni europee e votare partiti piccoli non presenti nelle istituzioni.

Immaginiamo già la risposta.

«A che serve?».

Su questo tema, ci viene in soccorso la matematica.

Supponiamo che la mafia controlli 10 elettori su 100. Se votano tutti gli aventi diritto, la mafia ottiene il 10% dei suffragi e quindi il 10% dei seggi.

Se invece si recano alle urne 80 persone, e ipotizzando che rimanga fisso lo zoccolo duro di voti di cui dispone la mafia, la percentuale ottenuta da quest’ultima sale al 12,5%.

Se alle urne ci vanno 60 persone, sempre a parità di condizioni, quella percentuale sale al 16,66%.

Il discorso è identico per i partiti grandi, che hanno tutto l’interesse a che gli italiani non vadano a votare.

Ecco perché, nell’estate 2022, hanno sguinzagliato i servizi segreti per convincere quanti più italiani possibile a non recarsi alle urne, arrivando perfino ad attribuire a Giulio Andreotti una frase che quest’ultimo non ha mai pronunciato (e che tanti giornalisti della sana informazione hanno ripetuto senza verificare).

Servizi segreti?

È così che opera lo Stato profondo, miei cari.

A questo punto sorge spontanea un’altra obiezione: a che serve votare i partiti piccoli, se alle europee c’è la soglia di sbarramento al 4% e nessuno dei partiti piccoli la supererà?

È proprio lì la risposta!

Nella soglia di sbarramento.

Se l’affluenza è alta, i voti si distribuiscono fra più partiti e, automaticamente, scende la percentuale ottenuta anche dai partiti grandi.

Il risultato che si potrebbe ottenere è che qualcuno dei partiti grandi potrebbe non superare la soglia di sbarramento.

Ve l’immaginate un Parlamento Europeo senza rappresentanti di Forza Italia o di Azione-Italia Viva, i quali, tra i partiti attualmente presenti alla Camera e al Senato, sono quelli con percentuali di consenso di poco superiori al 4%?

Tradotto: votare “per” per votare “contro”.

Come alle giostre, al tiro al bersaglio. Impalliniamoli.

Pensateci.

Tiro a segno

C’è un deficit

C’è un deficit nella controinformazione, nella vera informazione, nell’informazione sana, chiamatela come volete.

Quell’informazione, per intenderci, che non è al soldo di BlackRock, Vanguard, State Street e, a cascata, di case farmaceutiche, industrie automobilistiche, compagnie petrolifere, aziende del settore energetico, operatori delle telecomunicazioni, ecc., ecc.

Senza i loro spot pubblicitari, i notiziari andrebbero in onda?

È il direttore che guida l’orchestra, ma è chi paga che decide la musica.

La sana informazione, riguardo ai recenti avvenimenti in Serbia, parla in maniera abbastanza concorde di “rivoluzione colorata”.

Ad esempio, qui: www.youtube.com/watch?v=wbu_5xJ_st4.

Brevissimo suggerimento: i video su Youtube cercate, se potete, di guardarli non appena vengono pubblicati, dato che la democratica censura della multinazionale appartenente al gruppo Google, con la complicità del governo, potrebbe rimuoverli in tempi rapidissimi.

Perché c’è un deficit nell’informazione sana?

Perché parla delle rivoluzioni colorate altrui, cioè quelle che colpiscono altri Paesi, ma non parla delle rivoluzioni colorate che sono avvenute in Italia.

Nel nostro Paese, le rivoluzioni colorate sono state almeno tre:

1) il No Berlusconi Day;

2) gli scontri di piazza a Roma il 14 dicembre 2010;

3) il 9 ottobre 2021, almeno fino a quando il governo, con i servizi segreti, non ha attuato la contromossa di devastare nella sede centrale della CGIL un paio di uffici (un paio di agenti, un paio di uffici).

Sul No Berlusconi Day, vi invitiamo a leggere la nostra “saga” sulla figura di San Precario:

https://terracinasocialforum.wordpress.com/2020/08/09/san-precario-a-terracina-1

https://terracinasocialforum.wordpress.com/2020/08/11/san-precario-a-terracina-2

https://terracinasocialforum.wordpress.com/2020/08/13/san-precario-a-terracina-3

Che cos’è successo, invece, il 14 dicembre 2010?

Come già spiegato nella saga di San Precario, in particolare nell’episodio 2, Silvio Berlusconi in occasione della guerra tra Russia e Georgia si era schierato dalla parte di Putin.

A quel punto, a Londra e a Washington decidono che doveva sloggiare da Palazzo Chigi.

Vengono aperte in Italia due sedi della fondazione di George Soros, nelle edicole appare un nuovo (fatto) quotidiano, il partito nel quale militava San Precario ottiene il suo miglior risultato elettorale alle europee del 2009 e poi organizza il No Berlusconi Day, nel frattempo cresce il movimento dei casaleggiani, con la ditta del capo che realizza i siti Internet di chiunque all’epoca facesse dell’antiberlusconismo la propria bandiera, ecc., ecc.

In quel periodo sboccia anche l’amore tra Gianfranco Fini ed il deep State.

L’ex presidente della Camera, prima di essere affondato da uno scandalo familiare (contromossa berlusconiana?), esce dal Popolo delle Libertà e fonda un suo partito, chiamato Futuro e Libertà.

Poi chiede che sia votata la fiducia contro il governo Berlusconi.

Il voto di fiducia viene stabilito con molta calma per il 14 dicembre 2010, in modo da consentire al Cavaliere di “mercanteggiare” con i parlamentari dell’opposizione.

Appena si diffonde la notizia che Berlusconi non è caduto, a Roma scoppiano gli scontri di piazza.

Sulla rivoluzione colorata del 9 ottobre 2021 ci dilungheremo prossimamente.

Resta però fermo il punto cruciale: perché la sana informazione non parla delle rivoluzioni colorate nostrane?

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