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Dal sito Internet http://www.greenews.info/progetti/emma-salerno-racconta-il-green-office-day-lecologia-parte-dal-posto-di-lavoro-20130606/

EMMA SALERNO RACCONTA IL GREEN OFFICE DAY: L’ECOLOGIA PARTE DAL POSTO DI LAVORO

di Daniela Falchero

Come molte buone idee, quella del Green Office Day è nata per caso, quando nel 2009 Emma Salerno, responsabile marketing e comunicazione della sua azienda, si rese conto che è possibile contribuire a migliorare l’ambiente anche con i piccoli gesti quotidiani sul posto di lavoro. Ebbe infatti l’idea di organizzare in ufficio una giornata dedicata alle tematiche green. Ne parlò con la direzione che accettò la proposta, coinvolse oltre 200 colleghi e iniziò poi a diffondere l’iniziativa tra amici e conoscenti. Da allora la giornata ha cominciato a raccogliere sempre più riscontri, con articoli su quotidiani nazionali, riviste e blog. Quest’anno il Green Office Day è il 7 giugno.

DOMANDA. Emma, qual è la mission di Green Office Day?

RISPOSTA. «Leggiamo spesso notizie riguardanti nuovi prodotti biodegradabili, cibo biologico, auto elettriche, pannelli solari, ecc. Ma, al di là dei grandi progetti ed investimenti pubblici, cosa può fare ciascuno di noi, come lavoratore, per ridurre l’impatto del proprio ambiente lavorativo? Ciascuno, con piccoli gesti quotidiani, durante le ore trascorse in ufficio, in azienda, in fabbrica, può contribuire a migliorare l’ambiente di lavoro con benefici sia per la natura sia per lo stato di salute e di benessere personali. Dunque, il messaggio che vogliamo comunicare è che non è necessario aspettare che un G8, un meeting internazionale, una legge dello Stato, una direttiva aziendale ci inducano ad essere più “ecologici” ma che noi in primis, e proprio nel luogo che ci accoglie per tante ore ogni giorno, dobbiamo svolgere un ruolo attivo e compiere azioni concrete».

D. Come si è sviluppato il progetto?

R. «Dopo la prima giornata, è venuto spontaneo pensare di rendere il Green Office Day un evento di tutti, cioè non legato a un’azienda ma, in maniera trasversale, a tutti i lavoratori. Si è quindi creato un gruppetto di volontari appassionati di ecologia che promuove ogni anno questa giornata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e far crescere la consapevolezza che le proprie azioni quotidiane in ufficio, anche quelle ordinarie e talvolta banali, hanno una conseguenza sull’ambiente».

D. Come si struttura ogni edizione?

R. «La giornata dedicata ai comportamenti ecocompatibili sul lavoro si celebra ogni anno a inizio giugno. Inutile dire che OGNI giorno dovrebbe essere un Green Office Day! Alla prima edizione del 2009 sono seguite, negli anni successivi, sempre nel mese di giugno, quelle dedicate al tema del Riciclo e del Riutilizzo. Ognuno può scegliere quale azione green adottare nella giornata: c’è chi decide di recarsi a lavoro in bicicletta, con mezzi pubblici o accordandosi con colleghi per condividere l’auto (e i crescenti costi della benzina). Chi opta per una riduzione dei documenti da stampare, chi utilizza sempre la carta riciclata, chi ricorda di spegnere computer, schermi e stampanti a fine giornata, chi fa sempre la raccolta differenziata in ufficio, chi semplicemente si domanda se un vecchio oggetto non possa essere riutilizzato in modo diverso. Nella mia azienda, ad esempio, lo scorso anno abbiamo collaborato con Legambiente e lanciato l’iniziativa del Book Swapping, l’anno precedente abbiamo deciso di riutilizzare vecchie brochure aziendali che sono state usate per creare delle bellissime borse fatte a mano da una famosa azienda bolognese, sono in assoluto il più bel gadget che abbiamo».

D. Che tipo di riscontro ha avuto finora la giornata? Chi sono le persone che aderiscono?

R. «Green Office Day è rivolto a tutti coloro che lavorano, in uffici pubblici o privati, di qualsiasi settore. È un’iniziativa davvero trasversale e i modi e le idee per aderire sono tanti, l’importante è ricordare che anche i nostri piccoli comportamenti quotidiani influenzano l’ambiente che ci circonda e che, se tutti siamo più attenti, gli effetti (positivi) diventano rilevanti. Nel corso degli anni abbiamo ricevuto tanti feedback: dalla società che ha regalato delle piante ai propri clienti a chi ha coinvolto i dipendenti volontari a ripulire alcuni campi vicino alla propria azienda, fino a chi ha regalato sedie e mobiletti da ufficio a scuole e biblioteche pubbliche».

D. Quale sarà il tema di quest’anno?

R. «Il Green Office Day 2013 promuove una campagna a favore dell’alimentazione sostenibile. Anche quando si fa la spesa e ci si siede a tavola possiamo fare qualcosa per contenere l’impatto sull’ambiente. Come? Scegliendo alimenti di stagione e del nostro territorio, evitando packaging elaborati, valutando l’opzione dei gruppi di acquisto, riducendo l’impronta idrica, informandosi maggiormente sui cicli produttivi dei principali alimenti. Esistono ormai tante fonti utili e giustificarsi dicendo che la composizione del proprio carrello della spesa non ha alcuna influenza è un atteggiamento poco lungimirante e poco civile. E poi, un tocco di frivolezza: il 7 giugno indossiamo qualcosa di verde in segno di adesione!».

D. In base a cosa sono scelti i temi di ciascuna edizione?

R. «Guardiamo ai temi di cui si parla spesso nei mesi precedenti e poi pensiamo a come potrebbero essere declinati sul posto di lavoro. Ad esempio, il 5 giugno si è svolta la giornata Think-Eat-Save promossa dall’ONU e all’unanimità abbiamo scelto il tema dell’EcoFood per il nostro Green Office Day 2013.

D. Il vostro team si occupa di altre iniziative legate all’ambiente?

R. «Abbiamo in mente di estendere il bacino di utenza ma siamo ancora ai primi step, il nostro obiettivo è di poter presentare una bella novità nella prossima edizione del 2014. Non è facile trovare il tempo per realizzare tutte le idee che avremmo in mente, siamo dei volontari e lavoriamo senza scopo di lucro, ma la nostra anima green ci spinge a ritagliarci sempre un po’ di tempo per sensibilizzare quante più persone possibili sull’importanza di rispettare la nostra Terra».

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