Sito Pubblico del Social Forum di Terracina

Dal quotidiano gratuito Metro del 23 luglio 2012

ALLA RISCOPERTA DEI FORNI PUBBLICI

di Lorenzo Grassi

Con il prezzo del pane in aumento, la crisi aguzza l’ingegno, la solidarietà e il ritorno a sane abitudini del passato. A Roma sono già tre i forni a legna pubblici che offrono gratuitamente a chiunque lo voglia la possibilità di utilizzarli o di assistere a laboratori e workshop sulla lavorazione del pane. L’ultimo in ordine di tempo è il “Nura-forno” – chiamato così per la sua forma simile a un nuraghe sardo – realizzato nel giardino della scuola Ipsia “De Amicis” a Primavalle in cui ha sede il collettivo di arte urbana TRAi.

Tra festa e necessità

Il forno è stato progettato da un gruppo di architetti, artisti e musicisti seguendo regole tramandate dal passato: muro a secco, terra cruda e copertura in calce (per poterlo utilizzare inviare mail a: collettivo@trai.eu). Ma l’obiettivo è anche quello della socializzazione con serate di pizza collettiva. Nel mondo contadino, infatti, i forni venivano sfruttati a pieno nel corso di appuntamenti settimanali dove si mescolavano festa e necessità. Giornate dove nulla andava sprecato grazie ad una cottura razionale che, a seconda della temperatura e del suo calare, vedeva infornare in successione con un solo carico di legna: pizza, focacce, torte, biscotti e pane, oltre ad essiccare frutta o pomodori.

MAPPA SUL WEB

Nella mappa dei forni pubblici (http://fornopubblico.blogspot.it) sono elencati anche quello nell’ex Istituto Psichiatrico Santa Maria della Pietà (abbandonato da anni, ma ancora funzionante) e quello in terra cruda di Casetta Rossa, realizzato con il gruppo “Pane” in via Magnaghi alla Garbatella.

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