Sito Pubblico del Social Forum di Terracina

Dal sito Internet http://leguerrecivili.splinder.com/post/20918290/Soros+finanzia+gli+attacchi+de (pubblicato l’8 luglio 2009)

 

SOROS FINANZIA GLI ATTACCHI DEI MEDIA A BERLUSCONI?

 

Oggi qualche arcano della campagna stampa internazionale contro Berlusconi è più chiaro. Come gli elettori di sinistra non sanno (come potrebbero sapere? Se sapessero cambierebbero idee), la sinistra mondiale non è “proletaria” contro la destra “nababba”. Al contrario, un ampio settore della finanza e delle banche finanzia ed è parte del carro laburista/democrat/PD. Molti cittadini l’hanno capito, magari incoscientemente, e ciò spiega la débacle delle sinistre alle recenti elezioni europee, quando la crisi finanziaria ha punito proprio i socialisti, indicati come causa e non come soluzione del problema, nonostante i loro proclami.

Uno dei massimi rappresentanti del “capitalismo etico” di sinistra è il finanziere George Soros. Secondo Mercato Libero e Dagospia:

George Soros, uno dei finanziatori più in grana di Barack Obama e dei democratici americani, sarebbe pronto a investire un centinaio di milioni di dollari in giro per l’Europa per contrastare la montante marea nera della destra xenofoba.

Fino a oggi questo impegno era riservato a Paesi dell’Est Europa e del Baltico; pare, però, che Soros stavolta sia deciso a puntare pure sull’Italia, dopo le notizie provenienti dal Belpaese, dalla lotta all’immigrazione alle politiche sui rom, con un occhio particolare alla Lega. Il finanziere avrebbe già inviato a Roma i suoi emissari sotto l’egida dell’Open Society Institute, braccio politico del magnate, con uffici a Parigi, Londra, Bruxelles, Budapest, che avrebbero cominciato a fare incontri su incontri per preparare il terreno dello sbarco.

E puntuale oggi è arrivato un altro attacco, dopo quello palesemente falso del Guardian, da parte del New York Times, legato al gran circolo di Soros. Ecco dove troveranno fondi nuovi i Diliberto e i De Benedetti…

Ma chi è il paladino etico delle sinistre etiche mondiali? (Di origine ungherese e naturalizzato americano. Fonti e dati: passim su web e stampa).

– Sorpresa, è stato condannato all’ergastolo in contumacia dall’Indonesia per speculazioni sulla moneta locale;

– Ha favorito Solidarnosc;

– Ha creato la “rivoluzione delle rose” in Georgia;

– Nel Mercoledì Nero del 16 settembre 1992, Soros divenne improvvisamente famoso quando vendette allo scoperto più di 10 miliardi di dollari in sterline… Alla fine, la Banca d’Inghilterra fu costretta a far uscire la propria moneta dallo SME e a svalutare la sterlina, e Soros guadagnò una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. Da quel momento fu conosciuto come “l’uomo che distrusse la Banca d’Inghilterra”. (Wiki);

– Nel 1988 gli fu chiesto di partecipare ad un cambiamento di gestione di una banca francese. Rifiutò di partecipare all’offerta, ma più tardi acquistò una parte di azioni della compagnia. 14 anni dopo, nel 2002, una Corte francese lo condannò per insider trading e lo multò di 2 milioni di dollari. Soros negò qualsiasi addebito e disse che la notizia del cambiamento di gestione era pubblica. Dopo vari appelli è stato condannato dal tribunale francese a pagare una penale di 2,3 milioni di dollari;

– Soros dichiarava che la rimozione di George W. Bush dal suo incarico era “l’obiettivo principale della sua vita” ed una “questione di vita o di morte” per la quale avrebbe volentieri sacrificato la sua intera fortuna. Soros ha donato 3 milioni di dollari al Center for American Progress, 5 milioni di dollari a MoveOn.org, mentre come il suo amico Peter Lewis ha donato 10 milioni di dollari all’America Coming Together, (tutti questi citati erano gruppi di supporto ai democratici durante le elezioni presidenziali del 2004). Nel 2004, stanziati altri fondi per la campagna, annunciava l’avvio ad un proprio tour nazionale con un discorso: “Why We Must Not Re-elect President Bush”.

Si preparino i cassieri del PD e dei vendoliani…

– George Soros fu premiato – per intercessione di Prodi – con la laurea honoris causa all’Università di Bologna… Eppure anche in Italia Soros è stato inquisito – invano, ovviamente – per aver guidato il complotto speculativo che portò al fallimento della lira, nel 1992.

– Ha investito centinaia di milioni in operazioni-immagine in Sudamerica, dove nel 2006 acquistava piantagioni per la produzione di etanolo. Un anno dopo Prodi si recò in Sudamerica, dove sponsorizzò le coltivazioni di biodiesel…

– IL CASO BRITANNIA. 100 giorni dopo l’arresto di Chiesa e pochi giorni dopo la strage di Capaci, il 2 giugno 1992, al largo di Civitavecchia, su un panfilo denominato “Britannia”, di proprietà di Sua Altezza la Regina d’Inghilterra, si ritrovarono un centinaio di personaggi legati al mondo dell’economia, i rappresentanti di importanti banche internazionali, soprattutto statunitensi e anglo-olandesi. Tra gli italiani vi erano il padre politico di Prodi Beniamino Andreatta, che poi ricoprirà la carica di ministro in tre successivi governi. E vi era Mario Draghi, che oggi ritroviamo a capo della Banca d’Italia, ma che allora era direttore generale del Ministero del Tesoro e, come presidente del Comitato per le privatizzazioni, guidò il processo di svendita, oltre che di Telecom, di ENEL, ENI, IMI, COMIT, BNL e tutto il sistema bancario italiano. Finito il suo lavoro di liquidatore (2001), in attesa di salire al vertice della Banca d’Italia, Mario Draghi parcheggia il prezioso culetto sulla poltrona di vicedirettore della banca d’affari Goldman Sachs (quel posto ora è occupato da Mario Monti, altro nome illustre della banda).

Goldman Sachs è un elemento cruciale di questa storia e in generale nella storia delle privatizzazioni italiane, dove ha ricoperto alternativamente il ruolo di acquirente o di advisor. Romano Prodi è stato consulente della Goldman Sachs praticamente ogni volta che è rimasto fuori da incarichi pubblici: tra le due sue presidenze dell’IRI, e dalla caduta del suo primo governo alla nomina alla Commissione Europea. Gestì la procedura di privatizzazione della Bertolli, ceduta dall’IRI di Prodi al consorzio FISVI e poi rivenduta alla Unilever con la Goldman Sachs come advisor. La stessa banca era stata advisor anche nella privatizzazione del Credito Italiano. Per tutto questo è stato inquisito e assolto…

Tornando al Britannia, al piacevole party marino partecipò anche il finanziere ungherese-americano George Soros che oggi si spaccia per filantropo e scrive libri che criticano il neoliberismo, ma allora si divertiva e arricchiva lanciando attacchi speculativi alle valute di alcune nazioni.

Di quella crociera i giornali diedero informazioni vaghe, e alcuni dei protagonisti si affrettarono a liquidarla come un semplice ritrovo di piacere. Draghi negò per due anni la sua partecipazione, finché non la ammise di fronte ad una Commissione parlamentare.

Cosa ha a che fare la crociera sul Britannia con la nostra storia? Sarà un caso, ma pochi mesi dopo, a settembre, Moody’s declassò i BOT italiani. Allo stesso tempo George Soros lanciò un attacco speculativo alla lira attraverso una massiccia svendita della valuta italiana. Questi fatti provocarono un crollo del valore della moneta del 30% a cui la Banca d’Italia cercò di far fronte bruciando 48 miliardi di dollari (per riacquistare lire e limitare la caduta del valore).

Subito dopo la massiccia svalutazione iniziò il valzer delle privatizzazioni. In pratica, gli acquirenti stranieri, poterono beneficiare di uno sconto del 30%, un vero affare! Accorsero in branchi le iene per avventarsi sul cadavere dell’economia nazionale e spolparne le ossa.

– I FONDI IMMOBILIARI SOROS-PRODI… Perché Prodi, Visco e Padoa-Schioppa, famigerati tartassatori, siano stati così generosi con tali fondi, si spiega con i nomi dei fondi stessi: Soros RE, Pirelli RE (dove RE sta per «real estate», patrimoni immobiliari), Beni Stabili… quelli che hanno mandato a bagno le economie di mezzo mondo…

Insomma i soliti compari del governo della cosiddetta «sinistra Goldman Sachs»: colossi multinazionali e amici ben protetti.

Soros RE è uno dei cinque fondi offshore del noto finanziere George Soros, amico di Prodi e da lui insignito di laurea honoris causa a Bologna.

Soros l’ha creato in società con Paul Reichmann, un altro notorio immobiliarista, perché controllava la maggioranza dell’immobiliare Olympia & York, fallita a causa dell’enorme volumetria costruita a Londra sui vecchi docks in disuso, Canary Warf, e rimasta a lungo sfitta.

La Pirelli RE è stata portata alla gloria dall’amministratore delegato Carlo Puri Negri, compagno di classe di Tronchetti Provera, che è anche uno dei dirigenti più pagati d’Italia (sugli 11 milioni di euro annui).

Ma mi pare che ciò che denuncia sia una strategia costante e coerente del governo d’occupazione della «sinistra Goldman Sachs»: il trasferimento di rendite dai piccoli privati ai grossi gruppi «amici» e multinazionali; dalla società che sopravvive (ed è tacciata continuamente di evasione fiscale) alle grandi società, che invece vengono detassate, ancorché con holding di controllo nei paradisi fiscali.

Tipico di Prodi.

A Milano nel 2006 il Rapporto annuale Nomisma segnalava come interessanti per un grande sviluppo residenziale l’ex stazione di Porta Vittoria, Porta Garibaldi e le aree industriali dismesse (Bovisa e limitrofe). Nomisma, guarda caso. Guarda caso, la sinistra è rimasta fuori da quelle speculazioni e da quella della Fiera di Milano, grazie alle ripetute sconfitte elettorali.

Naturalmente, i grandi giornali non dedicano una riga a questi panni sporchi dei lavandai etici. Rommel-Prodi è ritornato. Per fortuna Obama non è un servo e, al suo arrivo a L’Aquila, ha detto che l’Italia ha fatto uno splendido lavoro per il G8.

Commenti su: "Soros finanzia gli attacchi dei media a Berlusconi?" (8)

  1. GIUGIZU ha detto:

    Ormai è chiaro “destra” e “sinistra” non significano più un cazzo! Sono solo le due facce della stessa medaglia!

  2. supermarco ha detto:

    Ciao Giugizu,

    destra e sinistra non sono le due facce della stessa medaglia.
    Semmai, sono due contenitori privi di contenuto.
    In altri termini, la contrapposizione non è più tra destra e sinistra.
    Semmai, lo sconto è tra due tipologie di finanza: ebraica e cristiana.
    Oppure, salendo di un livello, tra massoneria e Opus Dei.

  3. Willy ha detto:

    A me risulta che Tronchetti Provera fosse appoggiato anche, se non soprattutto, da Berlusconi (lo so per certo dato che all’epoca lavoravo in un’azienda strategica del gruppo Telecomitalia).

    Se lo scopo di Soros è quello di contrastare un governo che scivola ogni giorno di più verso la xenofobia ed il razzismo (e anche verso l’imbecillità, vedasi la recente notizia del paesino del mantovano, governato dalla lega, dove è stato impedito ai ragazzini della scuola pubblica di partecipare al coro di Natale…) tanto male non farebbe, ma sospetto che il vero intento sia molto meno encomiabile.

    Parafrasando un noto detto: il più pulito di questo non tiene la rogna ma la peste!

  4. ANNA MARIGLIANI ha detto:

    Ciao Marco,
    talvolta anche a me vengono certi dubbi, ma non ci staremo addentrando un pò troppo, in percorsi troppo contorti e difficili da elaborare? Senza assolutamente sminuire, i tuoi canali informativi, e le tue capacità intellettuali, che trovo al top, faccio davvero tanta fatica , a credere, a tutto quanto riferisci!!!!!!! E’ una roba da fantapolitica e fantafinaza, a questo siamo arrivati???? Io la trovo una follia, se così fosse.
    A chi più dobbiamo credere??? Se mi togli pure Travaglio, quella parte di cielo che ancora non mi era caduta addosso, si sgretolerà inesorabilmente, lasciando solo il vuoto……che tristezza….
    Circa, il link della Bonino, non mi è stato possibile aprirlo, anche se ho eseguito le tue istruzioni.
    A presto risentirci

  5. […] 70 000 euro di palco; dall’altra (forse con un po’ di dietrologia) si rimanda a Soros e all’attinenza con altre rivoluzioni colorate che si sono realizzate tramite la rete nel […]

  6. Ulfsteinn ha detto:

    Quest’articolo, tra affermazioni discutibili, sviste e fallacie logiche, sarebbe decisamente al di sotto della soglia minima di commentabilità. Ma facciamo uno sforzo. Tre domande che nascono spontanee, a una prima lettura:

    “La sinistra non è proletaria”: e allora? Occorre necessariamente avere le pezze al culo per riconoscere ciò che è giusto e ciò che è ingiusto? Un ricco che opera bene vale meno di un povero che opera male?

    “George Soros sarebbe pronto a investire un centinaio di milioni di dollari in giro per l’Europa per contrastare la montante marea nera della destra xenofoba”: di nuovo, e allora? Forse c’è qualcosa di condannabile nel lottare contro la destra xenofoba? Far fronte contro la xenofobia non è un atteggiamento lodevole? Se sei ricco non puoi essere antirazzista? Qualcuno me lo spiega?

    “Oggi è arrivato un altro attacco, dopo quello palesemente falso del Guardian”: quale attacco? In quale numero del Guardian? Si può avere un link?

    E fermiamoci qui. Lasciamo stare affermazioni ridicole come “il fallimento della lira nel ’92” che sarebbe colpa di Soros (cos’è, una barzelletta?). Maledetti Social Forum. Siete sempre stati la palla al piede della sinistra.

    • supermarco ha detto:

      Buona sera.
      Prima di tutto, grazie per aver lasciato un commento.
      Che strana idea che i Social Forum siano sinistra. Semmai, è avvenuto il contrario: la sinistra ha cercato di cavalcare a proprio vantaggio il movimento no global.
      Sul fallimento della lira ad opera di Soros nel ’92 c’è molta “letteratura” su Internet.
      Noi stessi del Terracina Social Forum ne abbiamo scritto più volte sul blog. Abbiamo anche presentato il libro “I predatori dell’oro nero e della finanza globale”, di Benito Li Vigni, nel quale si parla a lungo di Soros, della svalutazione della lira e delle privatizzazioni del 1992.
      Capisco perfettamente lo stato d’animo sottostante al suo commento.
      In fondo, come tutti coloro che si informano mediante la tv o i quotidiani (in primis gli elettori di Berlusconi), lei vuole solo essere rassicurato e continuare a vivere beatamente nelle sue certezze, senza coltivare dubbi di sorta.
      Noi, comunque, non siamo la palla al piede di nessuno.

  7. […] Subito dopo la massiccia svalutazione iniziò il valzer delle privatizzazioni. In pratica, gli acquirenti stranieri, poterono beneficiare di uno sconto del 30%, un vero affare! Accorsero in branchi le iene per avventarsi sul cadavere dell’economia nazionale e spolparne le ossa. (Soros finanzia gli attacchi dei media a Berlusconi?) […]

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