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Dal sito Internet http://www.h24notizie.com/2015/11/nasce-il-comitato-cittadino-pisco-montano-sorgenti-termali-e-riviera-di-levante/

NASCE IL COMITATO CITTADINO PISCO MONTANO, SORGENTI TERMALI E RIVIERA DI LEVANTE

Il gruppo Facebook “Noi Difendiamo le Sorgenti Termali di Terracina” che conta oggi già 382 aderenti, nato a fine agosto per volontà dei cittadini, turisti e abitanti della zona, poco prima della comunicazione ufficiale del Comune di Terracina sulla avvenuta dismissione del vecchio depuratore di via delle Cave del 7 settembre – depuratore che ha rappresentato negli ultimi trenta anni uno degli scempi ambientali più gravi nella Regione Lazio – si costituisce in Comitato Cittadino libero e spontaneo e promette battaglia per riqualificare tutta la zona.

Dopo i due eventi “Riprendiamoci l’Acqua Magnesia” del 12 settembre e “Puliamo il Mondo 2015 – Pulizia della Scogliera di Levante di Terracina” del 27 settembre con il supporto di Legambiente, il gruppo Facebook “Noi difendiamo le Sorgenti Termali di Terracina”, fondato da Anna Giannetti e Antonio D’Ettorre, imprenditori e professionisti conosciuti e stimati a Terracina, si è recentemente costituito in Comitato Cittadino, il quale avvalendosi di membri fondatori di grande risonanza, tutti molto conosciuti a Terracina nel settore della comunicazione, del turismo, della tutela ambientale e dei beni culturali e dello sviluppo sostenibile, si presenta come un innovativo interlocutore per la Amministrazione Comunale di Terracina e gli Enti Locali, al fine di stimolare le istituzioni ad affrontare prontamente le problematiche dei cittadini e dei turisti di una zona naturalistico-ambientale e archeologica di grandissimo pregio con preziose sorgenti termali, posta sul tracciato della antica via Appia Traianea, candidata come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, posta alle pendici del Monumento Naturale Regionale Tempio di Giove Anxur e Monte Sant’Angelo e parte integrante del Parco Naturale regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.

Gli obiettivi più importanti che si prefigge il Comitato nei prossimi mesi, attraverso la costante pressione civica sugli Enti preposti, la partecipazione al Forum Agenda 21 locale e ai tavoli tecnici su qualità delle acque e turismo e attraverso azioni civiche di volontariato culturale e ambientale (anche in collaborazione con Legambiente e altre associazioni già attive come Sei di Terracina se, Archeoclub di Terracina, Terracina Dimenticata, Ciclisti Urbani di Terracina, Comitato Rifiuti Zero, Condotta Slowfood di Terracina, WWF Litorale Pontino) e azioni mediatiche di informazione capillare alla cittadinanza e ai turisti (attraverso le piattaforme di comunicazione social come TerracinaBlog e Visit Terracina) sono i seguenti: la messa in sicurezza del costone di roccia di Monte Sant’Angelo per il quale è stato già chiesto un finanziamento regionale, la bonifica e la riqualificazione del vecchio sito del depuratore di via delle Cave, con il riuso della palazzina anche come sede del Comitato, la riapertura al pubblico della importantissima Esedra traianea, ad oggi abbandonata tra i rifiuti e le sterpaglie, ricreando un ideale percorso di fruizione dell’antico tracciato della via Appia oggi molto sentito anche a seguito dell’importante lavoro di informazione effettuato da Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani, il completamento del nuovo tratto fognario da via delle Cave fino a Torre Canneto già riportato sul Piano di Azione Ambientale del Comune di Terracina, e la verifica della tenuta dei collettori fognari al fine di evitare dispersioni costiere, la pulizia della antica Fonte Nettunia, la riapertura della Fonte Acqua Magnesia, l’accesso pubblico alla Fonte Acqua Sulfurea presso lo Scoglio delle Sirene, la creazione di un punto panoramico sullo Scoglio del Cappello di Prete (uno dei panorami più belli sul Porto e la Città Bassa, immortalato da molti pittori e artisti del Grand Tour settecentesco) e, infine, la messa in sicurezza della viabilità di ingresso a Terracina da Sud con segnalazioni di accesso a zona turistico-balneare con dissuasori e riduttori di velocità. Inoltre si prefigge, oltre la cura costante del prezioso ecosistema della “Scogliera di Levante” anche quella dei famosi “Giardini di Levante” ormai abbandonati e privi di panchine e alberi, data la moria di palme esotiche, e il prolungamento della pista ciclabile – ad oggi terminante alla Pineta del Porto – attraverso il vecchio tracciato all’interno dei ruderi dell’antico porto traianeo fino all’Esedra traianea.

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