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Dal sito Internet http://www.iltempo.it/latina/2010/11/25/1219377-genitori_emiliana_trappola_fatale.shtml

 

I GENITORI DI EMILIANA FEMIANO: «UNA TRAPPOLA FATALE»

 

di Ercole Bersani

 

C’è stato un atto sessuale, volontario o meno, che ha preceduto la selvaggia uccisione di Emiliana Femiano per mano del suo ex fidanzato, Luigi Faccetti? È, questo, uno dei quesiti ai quali gli inquirenti stanno cercando di rispondere in queste ore.

Ma l’interrogativo più inquietante del dopo fattaccio va al cuore del problema: come poteva stare agli arresti domiciliari uno che la sua maschera di orco l’aveva già fatta cadere in precedenza? Faccetti aveva già picchiato la ragazza, facendole saltare un dente, prima di rendersi protagonista, a ridosso del Natale 2009, di una vile aggressione dalla quale la ragazza si era salvata per miracolo. Erano state 14 le coltellate allora. Diventeranno 4 volte di più quasi un anno dopo. I familiari di lei parlano di una trappola. Il loro legale, l’avvocato Elio Palombi: «Era già nel programma criminoso. Un soggetto pericoloso era purtroppo agli arresti domiciliari, che non avrebbero dovuto essergli consentiti, data la sua personalità. Il Tribunale del Riesame era stato durissimo sotto questo aspetto. Le altre volte che era stata riproposta, l’istanza di una misura alternativa era stata sempre respinta, fino a quando nel luglio scorso un GIP l’ha accordata». Una decisione importante, in merito alla quale Carolina Lussano, vicepresidente dei deputati della Lega Nord, ha chiesto al ministro Alfano di intervenire sul CSM «perché venga avviata un’istruttoria che valuti nella circostanza il comportamento della magistratura». Intanto ieri mattina sono stati convalidati gli arresti dei cugini Giuseppe e Marco Prisco, accusati di favoreggiamento. I due avevano accompagnato Emiliana a Terracina, facendogli fare, probabilmente a loro insaputa, il suo ultimo viaggio. Il ritorno a casa di Emiliana è avvenuto ieri pomeriggio in una fredda bara. Le esequie sono attese per oggi. Intanto oggi avrà tutta una sua tragica valenza la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il Centro Antiviolenza «Essere Donna» organizzerà un sit-in un piazza Garibaldi, per sensibilizzare la gente su un fenomeno ancora ampiamente sommerso. In tutto 115 le donne uccise nel 2010. «L’ennesimo efferato delitto», rimarca la presidente Grazia Camarda, «preannunciato dalla spirale della violenza, alla quale non viene spesso corrisposta un’adeguata rete protettiva, si è consumato con la morte violenta di Emiliana, vittima di una morbosità di possesso di genere che non risparmia la vita. Essere in piazza il 25 novembre è un modo per non dimenticare le donne vittime di violenza e un invito solidale e civile affinché non si consumino altre vite come quella di Emiliana».

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